Si pensa comunemente che l'espressione 'piatto di lenticchie' indichi qualche cosa, di basso valore, che si riceve o si dà, in cambio di un bene più importante.
Dico
Tutto nasce, come si sa, dal fatto che Esaù, figlio di Isacco (Genesi, 25,29-34), cedette il privilegio della primogenitura al fratello Giacobbe appunto per un piatto di lenticchie:
29Una volta Giacobbe aveva cotto una minestra di lenticchie; Esaù arrivò dalla campagna ed era sfinito. 30Disse a Giacobbe: "Lasciami mangiare un po' di questa minestra rossa, perché io sono sfinito" - Per questo fu chiamato Edom -. 31Giacobbe disse: "Vendimi subito la tua primogenitura". 32Rispose Esaù: "Ecco sto morendo: a che mi serve allora la primogenitura?". 33Giacobbe allora disse: "Giuramelo subito". Quegli lo giurò e vendette la primogenitura a Giacobbe. 34Giacobbe diede ad Esaù il pane e la minestra di lenticchie; questi mangiò e bevve, poi si alzò e se ne andò. A tal punto Esaù aveva disprezzato la primogenitura.
La nota che c'è nella mia Bibbia riporta intanto che le lenticchie fossero un piatto molto gustoso e fra i più graditi dagli ebrei.
La mia personale esperienza culinaria, per quanto modesta, mi dice poi che aggiungere la giusta quantità di lenticchie, ad esempio ad una minestra di verdure, permette di esaltarne i sapori e dare un gusto che trasforma la più classica e anodina delle pietanze della mamma in una crema degna di un gourmet.
Non riesco proprio a considerare 'un piatto di lenticchie' una cosa di basso valore, e neanche lo fa la Banca, che lo ritiene degno premio per i suoi importanti investitori.
buone le lenticchie...e se le mangi il primo dell'anno portano fortuna! (Almeno così mi diceva la mamma per farmele mangiare, e io ci ho sempre creduto!) ;)
RispondiElimina:-)
RispondiEliminaChissà se c'è dietro una qualche antica leggenda...