Lo confesso, senza vergogna. Inopinatamente è scattato qualcosa tra me e la signora Woolf, la signora Virginia Woolf.
Sarà il suo tenerissimo volto di ventenne della foto che ho stampato in formato A4 e che ho appeso di fronte alla scrivania, nello 'studio'; sarà il suo manifesto sulla condizione femminile, dove reclama per le donne Una stanza tutta per sé, e che ho letto qualche mese fa, saranno i suoi saggi sugli scrittori contemporanei, da cui ho piluccato le pagine su Sterne e Conrad, tra le altre; sarà per il fatto che per decenni l'ho volutamente ignorata ed ora me ne faccio una colpa; sarà insomma per tutti questi motivi, che sono stato colpito.
Ma ci sono anche, come in tutti gli amori, il mistero della donna, lo scoprire piano piano consonanze e pensieri nascosti, il venire a conoscere la sua vita di orfana e la sua fragilità psicologica.
Ho i suoi libri sparsi in giro e per molte notti il mio ultimo pensiero, prima di addormentarmi, sarà per lei.
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