Nel mio girovagare tra i blog (girivagare non privo di mete, si badi!), seguo da un po' GoldenAgeComicBookStories che ripesca vecchi fumetti, americani, qualche rara volta arrivati in Italia.
Giorni fa questo post riportava un'immagine, quella di Creepy, che mi era familiare.
Ma sì, Creepy è proprio lo Zio Tibia!
La Mondadori pubblicò nel 1969-1970, nella collana Oscar, Le spiacevoli notte di Zio Tibia e Zio Tibia colpisce ancora (che ho letto), raccolte di 24 storie a fumetti, origianariamente comparse sull'americana "Creepy", rivista che nacque alla metà degli anni '60.
Le storie di terrore o fantasy non mi sono mai piaciute e comprai i volumetti forse attratto più da quanto diceva il retro di copertina (storie tratte da A. Bierce, E.A. Poe, B. Stoker, H.P. Lovecraft) che per un vero interesse al genere. Le tavole erano disegnate bene, ma troppo piccole e con pagine stampate talvolta con poco inchiostro; le storie erano adatte a far compagnia al panino della merenda e poi, cosa volete per seicento lire...
"Creeps" sono i brividi e "Creepy" vuol dire: che fa venire i brividi, raccapricciante; la traduzione in "Zio Tibia" fu azzeccata; qualche anno più tardi uscì un terzo volumetto, Mezzanotte con Zio Tibia.
Il genere, poi, ispirò anche alcuni film (Romero, quello di La notte dei morti viventi (1968) e di Zombi (1978), creatore di un genere, diresse un famoso film horror a episodi intitolato Creepshow, nell'82)
Data la mia quasi maniacale attenzione nella conservazione dei libri (conservazione nel senso: non li butto mai), sono certo di averli da qualche parte, in cantina, dove ho relegato quei libri che mi vergogno di possedere (no, niente di moralmente compromettente) ma di cui ugualmente mi vergognerei di disfarmi [che figura ci farei a portare a vendere Non è terrestre di Peter Kolosimo e roba simile (avevo quattordici anni, ho smesso quasi subito!) ]
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Dopo una mezz'ora di ricerche, impedito dall'affastellamento di barattoli di vernici, scatole di floppy disk, scarpe da inverno, alcune amache (ma che ce ne faremo?), una bicicletta, gli addobbi di natale, vecchi numeri di Byte, un compressore, numerosi scatoloni dal contenuto ignoto, sono riuscito a trovare soltanto "Zio Tibia colpisce ancora", sequel del primo volume, e mi sono dato per vinto, rientrando in casa contento del trofeo recuperato.
Il Davinotti riporta alcuni commenti alle pubblicazioni; qui informazioni sulla rivista Creepy, i suoi disegnatori, i precedenti, le copertine...
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