mercoledì 16 luglio 2008

L'Isola del Tesoro

Mi sono ricordato, qualche giorno fa, di portare a M. alcuni CD di audiolibri. Mi aveva chiesto, da tempo, se ne avessi qualcuno e, alla mia risposta che avevo scaricato dal sito de Il Terzo anello di Radio Rai alcuni titoli, si era mostrato interessato. "Li ascolterei volentieri, quando sono in macchina in qualche viaggio più lungo", mi aveva detto. Mentre li copiava, uno dietro l'altro, già pensando a come riversarli sul TomTom, se ne è uscito con un "Ah, l'Isola del Tesoro! L'ho letta da piccolo" ed ha interrotto le copie per sentire se l'incipit lo riportava ai ricordi dell'infanzia. Abbiamo ascoltato qualche minuto insieme, e "Sì, va bene, è letto col tono giusto" ha commentato. "Io invece non l'ho mai letto, mi sembra di aver visto uno sceneggiato TV, ricordo qualche nome, ma non ti saprei neppure riassumere la storia". Naturalmente questo ha fatto scattare il meccanismo: visto che la settimana successiva sarei stato, tutti i giorni, due o tre ore in macchina, ecco trovato cosa fare: sarà anche un libro per l'infanzia, ma è un classico da non perdere. Che c'è di meglio, nel surriscaldato percorso automobilistico, specie lungo i pochi chilometri di autostrada in cui si sa a che ora si entra ma non se e quando si esce, di sentir risuonare il canto dei pirati "Quindici uomini, quindici uomini, sulla cassa del morto" e sentire la Hispaniola che viene governata verso l'isola del capitano Flint, e ascoltare dello sprovveduto cavalier Trelawney che ingaggia una ciurma dove, sì, c'è l'ottimo capitano Smollett, ma anche il temibile Long John Silver e tutta una accozzaglia di avanzi di filibusta? Sotto il sole caldo, le avventure del giovane Jim Hawkins, del saggio dottor Livesey e dei personaggi tutti mi hanno tenuto piacevole compagnia nella lettura, mai monotona, di Piero Baldini.

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