domenica 8 giugno 2008

Sinclair ZX80

Di elettronica Marcello qualcosa ne sapeva, da dilettante. Di informatica, invece, era completamente digiuno. Era sempre aggiornato sugli ultimi gadget elettronici che il mercato proponeva ed era pronto a comprarli o a prenderli in prestito da alcuni negozi con cui era in ottimi rapporti, ma quando si comprò il nuovo giocattolo non sapeva davvero dove mettere le mani.
Lo aiutai, spiegandogli un po' cosa fossero la programmazione e il linguaggio BASIC; passammo nottate a farci venire i crampi alle dita per scrivere, sulla buffa e scomoda tastiera a bolle del suo Sinclair ZX80, programmini che sarebbero, forse, stati mostrati a qualche classe della sua scuola media.


Marcello si stancò presto della cosa e, visto che io con quel computerino un po' me la cavavo, mi propose di comprarlo, cedendomelo ad un prezzo più basso di quello che aveva pagato lui, così da riavere un po' di liquidi per acquistare qualche nuovo 'giocattolo', una qualche 'ultima novità' che suscitasse invidia negli amici e nei colleghi della scuola dove insegnava.

Alcuni miei colleghi avevano già il PET della Commodore, un oggetto ingombrante, veramente professionale (e costoso); io ero passato dall'esperienza universitaria dei programmi in FORTRAN, preparati sulle schede perforate, per arrivare poi ad usare una calcolatrice programmabile della Hewlett-Packard, l' HP25.

Mi divertii per alcuni mesi con lo 'scatolino': l'idea del BASIC in ROM era geniale, l'uso della TV come terminale video e di un comune registratore a cassette per salvare i programmi erano soluzioni brillanti per tentare una penetrazione di massa di un quasi-computer nelle case di molte famiglie.
Poi giunsero notizie del prossimo lancio del Sinclair ZX Spectrum (nel frattempo era stato prodotto lo ZX81, con più memoria e una tastiera migliore: Marcello lo aveva comprato subito, per poi rivenderlo, dopo alcune settimane, ad un nostro comune amico). Rivendetti lo ZX80 di corsa, alla metà del prezzo che lo avevo pagato, per comprare la nuova meraviglia di Sir Clive Sinclair.

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