lunedì 23 giugno 2008

Nuovi razionali

"Dammi i razionali per poter fare l'offerta" mi scrive Giorgio.
Razionale fa parte di quella schiera di nomi ed espressioni che mi fanno allegare i denti quando li sento e che non uso mai: espressioni come filiera, società civile, cittadini extracomunitari, bambini piccoli, ...
Mi chiede, Giorgio, di dargli le informazioni economiche necessarie per poter presentare al cliente una valutazione dei costi per il servizio che gli offriamo.
I razionali sono i dati fondamentali con cui si può fare l'analisi di un fenomeno.
Oggi ne ho scoperto uno nuovo, forse non è precisamente un razionale, ma sicuramente è un indicatore, qualitativo, dell'andamento dell'economia.
Questo nuovo strumento è la ragnatela.
Avevo avuto qualche sospetto nelle passate settimane ma oggi, sabato, ho fatto una ricognizione più accurata e scientifica nei parcheggi intorno casa, per vedere se era il caso di pubblicare la notizia. E la verifica ha dato un risultato positivo.
Ecco di cosa si tratta.

Ci sono due tipi di ragnatele, tanto per cominciare.

Le ragnatele singole, quelle dalla classica struttura geometrica che tutti abbiamo in mente, e quelle che io chiamo di accoppiamento.
Le ragnatele singole si sviluppano principalmente nella zona sotto gli specchietti retrovisori esterni, tra la struttura stessa degli specchietti e le portiere, se si tratta di un auto. Nei motorini, invece, la zona prediletta è quella sopra la marmitta o il carter.
Queste ragnatele si sviluppano in tempi abbastanza brevi: basta far passare qualche giorno senza usare l'auto, ed eccole a far da argentea decorazione ai nostri mezzi.


Nella foto: Particolare di motorino con ragnatela sulla marmitta.

Le ragnatele 'di accoppiamento' sono invece lunghi fili, a catenaria, paralleli, tra le portiere o i tettini oppure gli specchietti di due auto parcheggiate accanto. Per queste ragnatele ci vuole forse un po' più di tempo: i ragni usano una tecnica particolare per farle, lasciandosi trasportare dal vento, come piccoli Tarzan e contemporaneamente secernendo il filo, finché non vanno ad ancorarsi da qualche parte. Ci vuole più tempo, dicevo, ma è anche necessario che nessuno dei due mezzi si sposti, o che tra le portiere non passi qualcuno. Mi piacerebbe che qualche entomologo mi spiegasse se ci sono centinaia di ragni che tentano la fortuna, gettandosi allo sbaraglio nel vuoto sperando di agganciarsi a qualcosa, oppure se 'vedono' gli oggetti vicini (e magari sono in grado di capire il tipo psicologico dell'autista che parcheggia!), per tentare di sfruttare la loro trappola per insetti in maniera ottimale.

Il numero di queste ragnatele, da questa mia indagine, risulta in aumento, almeno intorno a casa mia.


E' abbastanza chiaro il significato: meno mobilità, meno utilizzo di auto e moto, meno disponibilità economiche.

La preoccupazione è che il fenomeno cresca, sino a veder piene di ragnatele le nostre tasche e i nostri portafogli...

2 commenti:

  1. Questa è da pippa mentale galattica!!!
    Ma non hai pensato che magari siamo in estate, dopo un periodo di piogge copiose, e che quindi gli insetti sono più numerosi del solito?
    Cmq io ho una ragnatela simile a quella della foto sulla marmitta del motorino, che uso quasi tutti i giorni e ti assicuro che il ragno che la abita riesce a ricostruirla nel tempo di una notte.

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  2. Che stroncatura!
    Peccato, ero così contento di questa teoria, suffragata dal fatto che nella mia auto, che uso pochissimo, le ragnatele sono ormai anche all'interno...

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