La signora, più che settantenne, grossa, ossigenata, si è avvicinata con fare deciso al carrello di una moretta, cinquantenne. "Lei lo fa il pane, signora?" le ha chiesto, quasi aggressiva. L'altra è rimasta perplessa e a disagio "Sssìì...." ha risposto, non sapendo bene se scappare o far finta di nulla. "Con che farina lo fa? Con la doppiozero? Perché io l'altra sera l'ho fatto per la prima volta" e intanto si è avvicinato anche il marito della signora più anziana. "E' venuto tutto tondo, schiacciato, schiacciato...." ha aggiunto l'uomo. "Anche io lo faccio con la doppiozero" ha risposto tranquillizzata la brunetta, che forse aveva avuto paura che l'altra donna fosse una qualche 'schizzata' senza controllo. "Ma quanto lievito ci mette, io ce ne ho messo un quadretto con un chilo di farina...." "E' venuto tutto tondo, basso, basso...." ha cantilenato di nuovo il marito.
Alla brunetta si è unita una signora anziana, la mamma, e il quartetto ha continuato a chiacchierare ancora per un po' sul tema; sono stato tentato di avvicinarmi per dare i miei consigli, poi però mi sono allontanato con il carrello, alla ricerca di mia moglie che non si era soffermata a seguire l'incontro.
Un argomento caldo, quello del pane e del costo degli alimentari. In effetti, da alcuni mesi il supermercato ha in bella vista una gran quantità di cubetti di lievito di birra e mi sembra che i consumi di farina siano in aumento; le macchine per fare il pane, a trentaquattro euro l'una, qualche settimana fa sono andate a ruba.
Fatta la spesa, siamo usciti e mentre stavo svuotando il carrello nel portabagagli dell'auto, con la coda dell'occhio ho notato qualcosa di rosso che ha attirato la mia attenzione; mi sono voltato: vicino ad un cassonetto un uomo, con un maglione rosso, si piegava fin quasi ad entrare nel contenitore e si rialzava con qualcosa di rossastro in mano (un pomodoro? un arancio?), ispezionava con attenzione quello che aveva preso e, se lo soddisfaceva, lo riponeva con cura in una busta di carta marroncina che teneva con l'altra mano, per poi immergersi di nuovo a fare la sua 'spesa'.
Tout va très bien, Madame la Marquise.
Alla brunetta si è unita una signora anziana, la mamma, e il quartetto ha continuato a chiacchierare ancora per un po' sul tema; sono stato tentato di avvicinarmi per dare i miei consigli, poi però mi sono allontanato con il carrello, alla ricerca di mia moglie che non si era soffermata a seguire l'incontro.
Un argomento caldo, quello del pane e del costo degli alimentari. In effetti, da alcuni mesi il supermercato ha in bella vista una gran quantità di cubetti di lievito di birra e mi sembra che i consumi di farina siano in aumento; le macchine per fare il pane, a trentaquattro euro l'una, qualche settimana fa sono andate a ruba.
Fatta la spesa, siamo usciti e mentre stavo svuotando il carrello nel portabagagli dell'auto, con la coda dell'occhio ho notato qualcosa di rosso che ha attirato la mia attenzione; mi sono voltato: vicino ad un cassonetto un uomo, con un maglione rosso, si piegava fin quasi ad entrare nel contenitore e si rialzava con qualcosa di rossastro in mano (un pomodoro? un arancio?), ispezionava con attenzione quello che aveva preso e, se lo soddisfaceva, lo riponeva con cura in una busta di carta marroncina che teneva con l'altra mano, per poi immergersi di nuovo a fare la sua 'spesa'.
Tout va très bien, Madame la Marquise.
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