domenica 26 maggio 2013

Siena: storie da seggio elettorale

Saranno capitati a tutti dei fatti curiosi legati alle votazioni nei seggi elettorali; io ne ho sentiti raccontare alcuni da mio nonno e altri da mia moglie, quali ricordi delle loro attività di scrutatori.
Si va dai casi di schede trovate, ripiegate, sul pavimento del seggio dopo la chiusura al pubblico, all'anziana che non riesce a chiudere correttamente la scheda ed esce dalla cabina con il foglio aperto, costringendo il presidente ad annullare il suo voto [a questa storia mi sono ispirato per un racconto], sino al caso di un presidente di seggio che, dopo ore ed ore di conteggi e riconteggi delle schede elettorali, nel tentativo di trovare una quadratura dei voti con le schede scrutinate, caccia tutti fuori, abbandona il lavoro a metà, chiude il seggio a chiave e se ne va, spazientito ed irritato, a casa a dormire, salvo poi essere risvegliato, una mezz'ora dopo, dai Carabinieri che lo costringono a riprendere la sua funzione e il suo lavoro.
 

Freschi di giornata quelli che vi elenco di seguito.
Il primo.
Una signora, appena uscita dal seggio, si allontana dal gruppetto di curiosi che immancabilmente sosta a bighellonare nelle vicinanze e prende il telefonino dalla borsa per chiamare l'amica.
"Pronto, L....? mi sa che non è andata bene. Ho paura che me l'annullino. No il [e qui il nome di un improbabile movimento politico] non l'ho trovato, allora ce l'ho scritto io, ma mi sa che me lo annullano!"
Il secondo.
Questo è capitato proprio a me. Sono andato a votare esibendo (involontariamente!) il certificato elettorale di mia moglie. Gli scrutatori non hanno fatto una piega, hanno registrato tutto quello che dovevano senza controllare ed io ho votato regolarmente. Quando è stato il turno di mia moglie si sono resi conto che lei aveva presentato il certificato di un'altra persona (il mio!) e l'hanno bloccata; abbiamo poi messo tutto a posto con il mio ritorno nel seggio...



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