venerdì 10 maggio 2013

Siena: cosa non va nell'Università?

Lo ammetto, il titolo del post è pretestuoso: se volete vedere il caleidoscopio della situazione universitaria senese, leggete qualche post dei siti che ho nel mio blogroll, specie quelli pubblicati nelle pagine de Il senso della misura.
Giro poco per uffici pubblici o statali ma in oltre venti anni di presenza a Siena di cose ne ho viste; non è corretto che ne parli qui.
Posso invece raccontare quanto accadutomi in mattinata, visto che si tratta di eventi che coinvolgono me e la mia famiglia e che mi hanno tenuto impegnato per oltre due ore.
Tutto inizia da una (presunta?) mancata comunicazione della Facoltà di Lettere su una data di discussione delle tesi di laurea; l'appuntamento ha una sua importanza vitale: dovrebbe trattarsi dell'ultima occasione per consentire la laurea con il 'vecchio ordinamento'.
Non avendo avuto comunicazioni dalla Segreteria della Facoltà, la diretta interessata manda un'e-mail. Poco dopo arriva un messaggio di errore. Manda la stessa e-mail da un altro indirizzo di posta: stesso risultato.
E' a questo punto che vengo coinvolto io. 
"Perché non funziona?"
Qualche giro sul web e scopro che la gestione della posta è cambiata; adesso gli studenti ("Ma non ti è arrivata la comunicazione?" Risposta: "No!") sono passati dalla pagina di una web-mail personalizzata ad una generica casella di Google mail.
Pensando che il problema sia risolto, torno a perdermi tra le mie cose.
Dopo pochi minuti ecco di nuovo il "Non funziona!" seguito da alcune parole che non posso trascrivere.
Uff, mi metto davanti al portatile che ha ricevuto il messaggio. Un po' scocciato da questa distrazione, dò un'occhiata alla natura dell'errore. Scorro rapidamente e focalizzo le parole "server antispam".
Ok, il problema deve essere questo. Prendo il controllo della situazione.
Cerco la pagina web del QIT, il servizio universitario di assistenza verso gli utenti, annoto il loro numero di telefono (sono una bella squadra, sulla home page sono elencati una ventina di nominativi, qualcuno risponderà...)



Vengo guardato come un pio illuso; alle mie spalle i primi commenti.
Il telefono risulta occupato! "Allora qualcuno c'è!" dico ottimista; i commenti alle mie spalle aumentano.
Metto il telefono in ripetizione automatica, sparo chiamate continuativamente per quasi trenta minuti. Senza successo.



Allora mando una mail all'help desk; così almeno verifico se gli indirizzi del tipo @unisi.it hanno problemi; con un taglia incolla allego anche il messaggio di errore ritornato indietro dal server di posta.
Ho appena finito l'invio che l'occhio mi cade su "The error that the other server returned was: 550 5.1.1 unknown or illegal user: segst_lett@unisi.it"
Ah, allora l'indirizzo di posta del destinatario era sbagliato!
Vado sulla pagina della Segreteria, ricontrollo: no, è quello giusto.





Riprendo il telefono in mano
"Cosa fai?"
"Chiamo la segreteria."
Da dietro, ghignata clamorosa: "Non rispondono!"
"Come non rispondono?"
"Non rispondono mai; anche quando siamo in segreteria i telefoni squillano e non risponde nessuno".
Guardo un po' scettico ma non troppo, e provo. Riprovo. Provo ancora.
"No, non rispondono..."
Che fare? Non si può comunicare via e-mail, per telefono neppure, il QIT ha rimandato una risposta automatica in cui si dà il numero di ticket assegnato alla segnalazione del problema: siamo ancora al punto di partenza
"Prova all'URP" mi si suggerisce.
"L'URP?"
"Si, l'Università ha un URP, hanno anche un numero verde."
Cerco su web, chiamo. Rispondono quasi subito.



Spiego il problema. 
"Che indirizzo di e-mail?"
"segst_lett@unisi.it"
"Ma no, non è più quello!"
"Ma sul sito c'è questo!?!"
"Mi spiace, ma io non ci posso fare nulla" risponde la signora.
"Si, ha ragione, ma a chi lo posso dire se non a lei, dato che non riesco a comunicare con nessuno?"
"Dunque, mi diceva... il corso di laurea... di che indirizzo?"
E alla fine mi fornisce un altro riferimento per l'e-mail
Ringrazio esausto. Sono passate quasi due ore. 
Finalmente invio il messaggio di richiesta. Ma... il messaggio raggiungerà chi di dovere?

Il rischio, sento cedere il crine di cavallo che sorregge la spada che mi sta sulla testa, è quello che la tesi non possa essere discussa. Né ora né mai più, voglio dire. 
Migliaia di euro di tasse universitarie, centinaia di libri comperati e studiati e chiosati con pazienza, un libretto con una media così alta che di più non si può, anni e anni di studio e sacrifici economici e tutto affoga dentro una qualche anomalia gestionale?
Se alla fine fosse così, non ci sarebbe davvero da armarsi e partire?
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Aggiornamento dopo aver scritto il post. 
QIT e Segreteria di Dipartimento hanno risposto alla e-mail molto rapidamente. La burocrazia sembra però averci colpito in maniera addirittura più pesante di quanto immaginato: un aggiornamento dopo una visita diretta alla Segreteria.
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