mercoledì 28 marzo 2007

Come bestie sottoterra


Per tante famiglie, fino a qualche decennio fa, la miniera è stata fonte di sussistenza; tanti i disgraziati che hanno lavorato nel sottosuolo delle miniere di Niccioleta, di Fenice Capanne, di Boccheggiano, di Gavorrano, di Ribolla. Là sotto hanno avuto incidenti, si son presi la silicosi, ci sono morti bruciati, sono rimasti sepolti dalle frane dei pozzi.
Non se ne parla più, non si sa neppure che siano esistiti. Resta la Cultura, il Bianciardi di Aprire il fuoco, e ora la mostra, nel Museo di Arte sacra di Massa Marittima, del Codice minerario del 14° secolo.
Mi è arrivata a casa il depliant, oggi, ma
nel sito indicato del Codice neppure si parla. C'è invece una notizia stampa nel sito della Provincia di Grosseto.
Stona abbinare le attività disumane di tanti sfortunati alla frivolezza dei vetri soffiati di Murano, come si evince dal titolo della mostra
(Città d'Arte si incontrano Mostra di opere in vetro di Murano. Mostra fotografica: La terra di Massa Marittima e il fuoco di Murano).

Nessun commento:

Posta un commento