Che la prestigiosa Accademia della Crusca sia stata costretta a chiedere aiuto a Unicoop Firenze è cosa che, per me, dice abbastanza di quanto il Ministro con la Barba si occupi della Cultura in Italia. Vedi anche QUI.
Nel numero di Maggio dell'Informatore, mensile di attualità su consumi, cultura, territorio, tempo libero per i soci di Unicoop Firenze, c'è un articoletto, a pagina 7, che parla di una iniziativa fatta per rivivere le cene alla maniera dei Cruscanti del XVII secolo e raccogliere fondi per l’Accademia della Crusca, incontri organizzati da Unicoop Firenze e dalla Crusca stessa, insieme agli allievi di 9 istituti alberghieri toscani, alla scoperta di antiche ricette e di antiche e nuove parole dell’italiano a tavola, con l’intervento di ricercatori e membri dell’Accademia.
L'articoletto è intitolato "Stravizzi per tutti".
Un lettore comune, mancando una spiegazione che io avrei messo in un'opportuna nota, potrebbe gridare allo scandalo: il plurale di stravizio si scrive con una z sola, "stravizi".
Ma il lettore comune forse non sa che, secondo il Vocabolario degli Accademici della Crusca [1612]: merenda o «STRAVIZZO è il mangiare, che fanno insieme le conversazioni allegre» e quindi, con questa accezione, "stravizzi" è arcaico ma corretto.
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