venerdì 2 aprile 2021

Quarantena


Quel che qui conta è sottolineare che le ordinanze sanitarie comportavano nel migliore dei casi grande fastidio e gravi privazioni, e incontravano per questo forte opposizione. L’isolamento di intere famiglie, la separazione dei congiunti nell’orrore dei lazzaretti, la chiusura di mercati e commerci, l’aumento della disoccupazione che ne conseguiva, i roghi di mobili e beni, il divieto di riunioni religiose, le requisizioni dei monasteri da usare come ospedali: queste e altre misure analoghe erano tutte destinate a provocare reazioni che spesso assumevano toni violenti. Per gli ufficiali della sanità del tempo la vita non era facile. Essi combattevano una battaglia disperata contro un nemico spaventoso eppure invisibile. E il paradosso era che la loro azione li rendeva assai impopolari presso la gente che stavano cercando di proteggere.


C. M. Cipolla, [Fighting the Plague in Seventeenth Century Italy, 1981], Il pestifero e contagioso morbo. Combattere la peste nell'Italia del Seicento. Bologna, Il Mulino, 2012 [Trad. B. Fiorino]

 

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