sabato 8 febbraio 2014

S. Maria della Scala: il gedankenexperiment



Dall'articolo introduttivo del primo numero de "Il giornale di Santa Maria della Scala", Marzo 2000 [Inizio dell'anno millenario, secondo il calendario senese] ovvero: come fare cultura in maniera moderna oggi in Italia.

Il nuovo giornale del Santa Maria della Scala ritengo che potrà svolgere non soltanto la funzione di un normale bollettino di informazione sulle attività di un centro culturale, pur grande e affascinante come il Santa Maria della Scala.
L’entità e la qualità del recupero di questo antico e immenso edificio senese, l’originalità del suo assetto economico, il tasso di innovazione immesso nella sua configurazione tecnica lo rendono a buon diritto una occasione importante per discutere di problemi vasti e generali che coinvolgono le istituzioni culturali pubbliche e private del nostro Paese, gli indirizzi di economia della cultura, gli orientamenti progettuali, le occasioni di lavoro intellettuale, così depresse nella pur vivacissima Italia di oggi. In altre parole: l’Istituzione potrà usare questo strumento, come è ovvio, per rendere note le attività temporanee e lo stato di avanzamento del riassetto di questo millenario monumento artistico; ma il giornale potrà anche costituire un prodotto “esemplare” di quel che in tedesco si chiama gedankexperiment, un esperimento intellettuale, che consentirà paragoni e applicazioni ad altri casi analoghi, italiani e stranieri.
Questo primo numero, d'altronde, sembra già tracciarne la strada. Il lettore potrà trovare indicazioni sul restauro degli edifici, sulle scoperte artistiche impreviste che il recupero dell’antico offre quasi inevitabilmente in questo scrigno di tesori artistici che è l’Italia, sul restauro delle opere d’arte, sulla qualità dei programmi culturali di accompagnamento all'impianto museale che si rendono necessari per la divulgazione di un patrimonio poco conosciuto, sulle attività economiche collaterali, sulle iniziative commerciali che producono indotto professionale, e così via.
Il recupero del Santa Maria della Scala, in conclusione, si dimostrerà a poco a poco un pretesto, sia pure interessato, per mettere a punto una rete di relazioni vasta e articolata su come fare cultura in maniera moderna oggi in Italia.

Pierluigi Piccini
Sindaco di Siena

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