Anche mio nonno paterno c'era, tra i fanti del Regio Esercito e ce la fece anche a tornare a casa sano e salvo; molti suoi concittadini rimasero invece a imputridire nelle trincee del Carso.
Di
lui ho ancora una foto dell'epoca, curiosamente scattata a Siena
(Fotografia Fusai, Fonte del Casato, 2 - c'è stampigliato sul retro). La
guardo e non vedo in lui né segni di me, né il viso da vecchio che gli
ho conosciuto (oggi avrebbe 136 anni). Se l'è fatta tutta, la Guerra,
dallo scoppio alla fine; ha lasciato la famiglia, è andato ad ammazzare
nemici (ma anche a cercare di non ammazzarli: succedevano strane cose,
nelle trincee, da entrambe le parti) poi è tornato alle mucche, ai buoi e
ai campi di grano, sulle colline della Maremma.
My BOG - La mia palude
ovvero come impantanarsi in un blog
lunedì 4 novembre 2024
4 Novembre 2024
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L'otto settembre
Durante le notti più tragiche, quando gli ufficiali alleati giungono a Roma per definire le clausole dell'armistizio, il Maresciallo Badoglio, in pigiama, russa in letto come un ghiro. Gli alleati non precisano il giorno della pubblicazione dell'armistizio con l'Italia, ma avvertono che a mezzogiorno del giorno da loro scelto, radio Londra avrebbe trasmesso un brano d'opera di Verdi. Si incarica il S.I.M. (Servizio di Informazioni Militari) di stare in ascolto. Infatti, l'otto settembre, alle dodici, radio Londra diffonde le arie verdiane, ma l'incaricato del S.I.M. non se ne accorge. Né Badoglio, né gli altri ufficiali superiori stanno in ascolto: è l'ora di colazione!
L. Longanesi, In piedi e seduti (1919-1943) [1948], Milano, Longanesi, ebook, 2017
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