Mark Twain dedica al fenomeno un racconto: Telegrafia mentale, che mi è tornato in mente venerdì sera. Il libro l'ho letto da bambino, ma ricordo ancora molti dei racconti che ne fanno parte, forse perché è stata la mia prima lettura di un libro che non era per l'infanzia e quindi le storie mi hanno colpito in maniera particolare.
Il racconto parla di un fenomeno che, dice lo scrittore, gli capita spesso, e forse è capitato anche a voi; per molto tempo non si ha notizia di una persona o di un evento, si tarda a scrivere o chiedere informazioni ed ecco che, quando si decide di inviare, che so, una lettera di sollecito, ancor prima che questa sia partita, arriva la risposta desiderata.
Mark Twain fornisce vari esempi e arriva a sostenere che, se si è scritta una lettera ad un amico, non importa neppure indirizzarla al recapito giusto, o addirittura imbucarla, perché l'atto stesso dello scrivere mette in comunicazione mentale con il destinatario, che non mancherà di farsi vivo in un tempo brevissimo.
Veniamo ai fatti.
Ogni tanto mia moglie ed io (ma soprattutto lei) acquistiamo vecchi volumi introvabili in libreria o negli ormai rarissimi remainders o negozi di libri usati. Ci capita di fare acquisti presso Firenze Libri (che corrisponde, poi, alla Libreria Chiari). Hanno un buon catalogo on-line, basta una e-mail di ordine, ti rispondono sollecitamente con lo stesso mezzo e dopo qualche giorno arrivano i libri. Niente da dire sul servizio. Ma questa volta, all'ordine fatto il 1° giugno, e al quale è stata data la solita sollecita conferma, non è seguita la consegna.
Non avevamo particolare urgenza, abbiamo fatto passare i giorni; poi abbiamo cominciato a controllare se nella buca della posta c'era l'avviso di consegna. Niente. "Bisognerebbe informarsi". "Si, gli mando un' e-mail". "Li hai sentiti?". "No, mi sono dimenticato, li chiamo domani". La cosa è andata avanti così per diversi giorni.
Venerdì mattina, resomi conto che ormai era passato un mese dall'ordine, ho fatto una telefonata per informarmi. Chi mi ha risposto non è riuscito a trovare i riferimenti del mio ordine, e mi ha chiesto di inoltrargli i messaggi originali, cosa che ho fatto puntualmente. La mia reazione è stata: si sono persi l'ordine, chissà diavolo come li gestiscono! Ora riparte l'attesa e non è detto che dopo un mese i libri richiesti siano ancora disponibili.
Quando la sera sono rientrato a casa ho trovato, in bella mostra, sul tavolo del salone, l'avviso, multicolore, del corriere che era passato, all'ora di pranzo, per consegnare i libri, purtroppo senza trovare qualcuno in casa.
Mi sono ricordato improvvisamente del racconto di Mark Twain.
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