mercoledì 29 maggio 2013
martedì 28 maggio 2013
domenica 26 maggio 2013
Siena: storie da seggio elettorale
Saranno capitati a tutti dei fatti curiosi legati alle votazioni nei seggi elettorali; io ne ho sentiti raccontare alcuni da mio nonno e altri da mia moglie, quali ricordi delle loro attività di scrutatori.
Si va dai casi di schede trovate, ripiegate, sul pavimento del seggio dopo la chiusura al pubblico, all'anziana che non riesce a chiudere correttamente la scheda ed esce dalla cabina con il foglio aperto, costringendo il presidente ad annullare il suo voto [a questa storia mi sono ispirato per un racconto], sino al caso di un presidente di seggio che, dopo ore ed ore di conteggi e riconteggi delle schede elettorali, nel tentativo di trovare una quadratura dei voti con le schede scrutinate, caccia tutti fuori, abbandona il lavoro a metà, chiude il seggio a chiave e se ne va, spazientito ed irritato, a casa a dormire, salvo poi essere risvegliato, una mezz'ora dopo, dai Carabinieri che lo costringono a riprendere la sua funzione e il suo lavoro.
Freschi di giornata quelli che vi elenco di seguito.
Il primo.
Una signora, appena uscita dal seggio, si allontana dal gruppetto di curiosi che immancabilmente sosta a bighellonare nelle vicinanze e prende il telefonino dalla borsa per chiamare l'amica.
"Pronto, L....? mi sa che non è andata bene. Ho paura che me l'annullino. No il [e qui il nome di un improbabile movimento politico] non l'ho trovato, allora ce l'ho scritto io, ma mi sa che me lo annullano!"
Il secondo.
Questo è capitato proprio a me. Sono andato a votare esibendo (involontariamente!) il certificato elettorale di mia moglie. Gli scrutatori non hanno fatto una piega, hanno registrato tutto quello che dovevano senza controllare ed io ho votato regolarmente. Quando è stato il turno di mia moglie si sono resi conto che lei aveva presentato il certificato di un'altra persona (il mio!) e l'hanno bloccata; abbiamo poi messo tutto a posto con il mio ritorno nel seggio...
Si va dai casi di schede trovate, ripiegate, sul pavimento del seggio dopo la chiusura al pubblico, all'anziana che non riesce a chiudere correttamente la scheda ed esce dalla cabina con il foglio aperto, costringendo il presidente ad annullare il suo voto [a questa storia mi sono ispirato per un racconto], sino al caso di un presidente di seggio che, dopo ore ed ore di conteggi e riconteggi delle schede elettorali, nel tentativo di trovare una quadratura dei voti con le schede scrutinate, caccia tutti fuori, abbandona il lavoro a metà, chiude il seggio a chiave e se ne va, spazientito ed irritato, a casa a dormire, salvo poi essere risvegliato, una mezz'ora dopo, dai Carabinieri che lo costringono a riprendere la sua funzione e il suo lavoro.
Freschi di giornata quelli che vi elenco di seguito.
Il primo.
Una signora, appena uscita dal seggio, si allontana dal gruppetto di curiosi che immancabilmente sosta a bighellonare nelle vicinanze e prende il telefonino dalla borsa per chiamare l'amica.
"Pronto, L....? mi sa che non è andata bene. Ho paura che me l'annullino. No il [e qui il nome di un improbabile movimento politico] non l'ho trovato, allora ce l'ho scritto io, ma mi sa che me lo annullano!"
Il secondo.
Questo è capitato proprio a me. Sono andato a votare esibendo (involontariamente!) il certificato elettorale di mia moglie. Gli scrutatori non hanno fatto una piega, hanno registrato tutto quello che dovevano senza controllare ed io ho votato regolarmente. Quando è stato il turno di mia moglie si sono resi conto che lei aveva presentato il certificato di un'altra persona (il mio!) e l'hanno bloccata; abbiamo poi messo tutto a posto con il mio ritorno nel seggio...
Siena: i ladri e le erbacce
Sabato mattina sono stato svegliato da un rumore inconsueto, ascoltato l'ultima volta mesi e mesi fa: quello di più di un decespugliatore in azione proprio di fronte a casa!
Sono schizzato giù dal letto, ho afferrato le chiavi dell'auto e sono uscito di corsa: no, non per non perdermi l'inconsueto spettacolo e magari fotografarlo per postarlo qui ma per portare in salvo la mia automobile.
Di solito, e specie con la fretta che ho visto avevano ieri mattina di eseguire il lavoro proprio 24 ore prima della tornata elettorale, per far vedere ai cittadini tutti con che amorevole cura l'Amministrazione comunale si occupa del verde pubblico, di solito, dicevo, il passaggio dei 'manutentori' lascia le auto coperte di erba tagliuzzata, rametti, sassolini e quant'altro si è venuto accumulando nelle aiuole abbandonate a se stesse per lunghi mesi.
Ho spostato quindi l'automezzo a qualche centinaio di metri da casa, di fronte ad un supermercato e una chiesa, dove pensavo di non correre rischi perché di erba non ce n'è.
Stamani, dopo aver votato, sono andato a riprendere l'auto [gli sfalciatori erano di nuovo all'opera: forse l'Amministrazione, giustamente, temeva che qualche aziano, nel percorso verso il seggio, si smarrisse nell'erba che in qualche tratto aveva sorpassato la mia altezza (che è di 1 metro e 80)] e ho avuto la sgradita sorpresa di vedere che mi erano stati rubati tutti e quattro i copri-cerchi: un danno di almeno 100 euro!
Mi sono recato subito a fare la denuncia nella vicina stazione dei Carabinieri, non solo per far sì che le statistiche sulla "sicurezza" della città non diano, al solito, risultati che le Autorità sbandierano felici ma anche per sottolineare come i quartieri lontani dal centro storico, di giorno come di notte, siano assolutamente poco controllati.
Sono schizzato giù dal letto, ho afferrato le chiavi dell'auto e sono uscito di corsa: no, non per non perdermi l'inconsueto spettacolo e magari fotografarlo per postarlo qui ma per portare in salvo la mia automobile.
Di solito, e specie con la fretta che ho visto avevano ieri mattina di eseguire il lavoro proprio 24 ore prima della tornata elettorale, per far vedere ai cittadini tutti con che amorevole cura l'Amministrazione comunale si occupa del verde pubblico, di solito, dicevo, il passaggio dei 'manutentori' lascia le auto coperte di erba tagliuzzata, rametti, sassolini e quant'altro si è venuto accumulando nelle aiuole abbandonate a se stesse per lunghi mesi.
Ho spostato quindi l'automezzo a qualche centinaio di metri da casa, di fronte ad un supermercato e una chiesa, dove pensavo di non correre rischi perché di erba non ce n'è.
Stamani, dopo aver votato, sono andato a riprendere l'auto [gli sfalciatori erano di nuovo all'opera: forse l'Amministrazione, giustamente, temeva che qualche aziano, nel percorso verso il seggio, si smarrisse nell'erba che in qualche tratto aveva sorpassato la mia altezza (che è di 1 metro e 80)] e ho avuto la sgradita sorpresa di vedere che mi erano stati rubati tutti e quattro i copri-cerchi: un danno di almeno 100 euro!
Mi sono recato subito a fare la denuncia nella vicina stazione dei Carabinieri, non solo per far sì che le statistiche sulla "sicurezza" della città non diano, al solito, risultati che le Autorità sbandierano felici ma anche per sottolineare come i quartieri lontani dal centro storico, di giorno come di notte, siano assolutamente poco controllati.
Sì, è SIENA
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venerdì 24 maggio 2013
Come gira il mondo a Siena
Non guardo mai Canale 3 Toscana (C3T): dire che lo trovo poco interessante è il minimo; stamani, per un mero errore di digitazione sul telecomando, mentre ero indaffarato ai fornelli della prima colazione, mi sono trovato sulla sigla della loro rassegna stampa. (Liscia e sapida come l'acqua del rubinetto: stamani si parlava dei comizi di Renzi e di Grillo, ieri entrambi a Siena: Chi? Dove? Quando? Come? Perché? erano domande a cui non era difficile dare risposte, invece...)
Ma la cosa che ha attirato la mia attenzione è stata la sigla con la Terra che ruota, e ruota ALLA ROVESCIA, come hanno fatto tanti splendidi predecessori del canale locale, dalla BBC a LA7, da RAI2 a Canale 5, passando anche per un noto spot dell'ENEL.
E' proprio vero: a scuola non insegnano più niente.
Vedi anche:
TG2: Disservizio pubblico
Eclissi di Sole
ENEL: c'è chi la chiama ignoranza
L'ENEL si corregge
Come gira il mondo in China (ho controllato oggi e gira ancora nello stesso modo...)
Come gira il mondo
Ma la cosa che ha attirato la mia attenzione è stata la sigla con la Terra che ruota, e ruota ALLA ROVESCIA, come hanno fatto tanti splendidi predecessori del canale locale, dalla BBC a LA7, da RAI2 a Canale 5, passando anche per un noto spot dell'ENEL.
E' proprio vero: a scuola non insegnano più niente.
Vedi anche:
TG2: Disservizio pubblico
Eclissi di Sole
ENEL: c'è chi la chiama ignoranza
L'ENEL si corregge
Come gira il mondo in China (ho controllato oggi e gira ancora nello stesso modo...)
Come gira il mondo
giovedì 23 maggio 2013
Letture notturne - 4
Se il libro è buono si legge d'un fiato; se è un giallo, anche solo in una notte.
Dopo aver letto qualche romanzo di Maj Sjöwall & Per Wahlöö, con cui inizia anche la critica sociale alla "splendida Svezia" (e i libri della coppia vanno avanti per un decennio, partendo dal 1965), sono passato a Mankell il cui romanzo che vede debuttare come protagonista il commissario Wallander (1991) già configura un quadro fosco della situazione dell'immigrazione nel paese nordico.
{E' curioso che si sia recentemente dedicato alla scrittura di gialli anche un noto professore universitario svedese di filosofia, Theodor Kallifatides (nato in Laconia...)?}
Quale sia la situazione in Svezia in questi giorni lo vediamo dalle cronache dei TG.
Ieri sera ho ripreso il percorso di letture svedesi, iniziato due o tre settimane fa (e bloccatosi sulla stucchevole e illeggibile Camilla Lackberg); seguendo la strada delle buone letture, per sperimentare un contrasto temporale, il libro sul comodino in queste notti è Gli isolani di Hemsö (1887) di Strindberg.
P.S.: Un sito imperdibile per i giallofili è quello di Maxine: Petrona.
Dopo aver letto qualche romanzo di Maj Sjöwall & Per Wahlöö, con cui inizia anche la critica sociale alla "splendida Svezia" (e i libri della coppia vanno avanti per un decennio, partendo dal 1965), sono passato a Mankell il cui romanzo che vede debuttare come protagonista il commissario Wallander (1991) già configura un quadro fosco della situazione dell'immigrazione nel paese nordico.
{E' curioso che si sia recentemente dedicato alla scrittura di gialli anche un noto professore universitario svedese di filosofia, Theodor Kallifatides (nato in Laconia...)?}
Quale sia la situazione in Svezia in questi giorni lo vediamo dalle cronache dei TG.
Ieri sera ho ripreso il percorso di letture svedesi, iniziato due o tre settimane fa (e bloccatosi sulla stucchevole e illeggibile Camilla Lackberg); seguendo la strada delle buone letture, per sperimentare un contrasto temporale, il libro sul comodino in queste notti è Gli isolani di Hemsö (1887) di Strindberg.
P.S.: Un sito imperdibile per i giallofili è quello di Maxine: Petrona.
Siena: la Banca russa
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mercoledì 22 maggio 2013
Le porte della percezione
Chi era Jim Morrison (1943–1971) lo sapevo bene: quando morì incollai la foto della sua tomba al Père Lachaise di Parigi sul mio diario Linus; ascoltavo (alla radio!) la musica dei Doors con quelle personalissime armonie delle tastiere elettroniche di Ray Manzarek.
The Doors: Live at the Hollywood Bowl, 1968.
(Manzarek è anche il regista del filmato).
martedì 21 maggio 2013
Siena: metropolitana di superficie
Grazie al principio secondo il quale su Internet tutto si crea e nulla si distrugge, ho trovato, e letto, un interessante documento di cui ignoravo l'esistenza: Lo studio di fattibilità della metropolitana senese di superficie, a cura dello Studio LdP Associati e del Dipartimento di Scienze Storiche, Giuridiche, Politiche e Sociali dell'Università degli Studi di Siena (giugno 2006).
Lo potete scaricare da QUI: sono 90 pagine per 2.6 MB e per me è stata una lettura ricca di informazioni.
==
Aggiornamento delle ore 11
Mi dicono che il documento non è più reperibile al link precedentemente indicato. Ho provveduto ad aggiornare il collegamento.
Grazie per la segnalazione.
(Ah, la libertà di informazione...)
Lo potete scaricare da QUI: sono 90 pagine per 2.6 MB e per me è stata una lettura ricca di informazioni.
==
Aggiornamento delle ore 11
Mi dicono che il documento non è più reperibile al link precedentemente indicato. Ho provveduto ad aggiornare il collegamento.
Grazie per la segnalazione.
(Ah, la libertà di informazione...)
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lunedì 20 maggio 2013
Siena: la metropolitana leggèra
Lo scalo della stazione di Siena in un'immagine d'epoca.
[Image credits: ebay]
domenica 19 maggio 2013
Il latino della domenica - 15
Chi vuol giungere alla mèta prefissata segua una sola via, non vaghi per molte: codesto è vagabondare, non camminare.
sabato 18 maggio 2013
Bach e il caffè
Cosa c'è di meglio di una tazzina di caffè ascoltando Bach?
Una tazzina di caffè guardando questa piacevolissima performance!
L'Amsterdam Baroque Orchestra è diretta da Ton Koopman, con Anne Grimm soprano, Klaus Mertens basso e Lothar Odinius tenore.
Ah, si tratta della cosiddetta Kaffeekantate (BWV 211).
Una tazzina di caffè guardando questa piacevolissima performance!
L'Amsterdam Baroque Orchestra è diretta da Ton Koopman, con Anne Grimm soprano, Klaus Mertens basso e Lothar Odinius tenore.
Ah, si tratta della cosiddetta Kaffeekantate (BWV 211).
venerdì 17 maggio 2013
Il cinque per mille
Quest'anno il cinque per mille a chi mi aiuta durante tutto l'arco della giornata, in radio e on-line: Rete Toscana Classica.
Il lavoro al Sud
Quando vedo la rarissima scritta "Prodotto in Italia" mi commuovo fin quasi alle lacrime, anche se si tratta solamente di un paio di ciabatte.
Sono persino disposto, pensate un po', a soprassedere al segnalare l'errore di ortografia inglese.
Sono persino disposto, pensate un po', a soprassedere al segnalare l'errore di ortografia inglese.
domenica 12 maggio 2013
Il latino della domenica - 14
Non importa quanti libri tu abbia ma quanti ne abbia buoni.
[Seneca dovrebbero farcelo compitare già all'asilo...]
venerdì 10 maggio 2013
Siena: i magnifici nove
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Siena: cosa non va nell'Università?
Lo ammetto, il titolo del post è pretestuoso: se volete vedere il caleidoscopio della situazione universitaria senese, leggete qualche post dei siti che ho nel mio blogroll, specie quelli pubblicati nelle pagine de Il senso della misura.
Giro poco per uffici pubblici o statali ma in oltre venti anni di presenza a Siena di cose ne ho viste; non è corretto che ne parli qui.
Posso invece raccontare quanto accadutomi in mattinata, visto che si tratta di eventi che coinvolgono me e la mia famiglia e che mi hanno tenuto impegnato per oltre due ore.
Tutto inizia da una (presunta?) mancata comunicazione della Facoltà di Lettere su una data di discussione delle tesi di laurea; l'appuntamento ha una sua importanza vitale: dovrebbe trattarsi dell'ultima occasione per consentire la laurea con il 'vecchio ordinamento'.
Non avendo avuto comunicazioni dalla Segreteria della Facoltà, la diretta interessata manda un'e-mail. Poco dopo arriva un messaggio di errore. Manda la stessa e-mail da un altro indirizzo di posta: stesso risultato.
E' a questo punto che vengo coinvolto io.
"Perché non funziona?"
Qualche giro sul web e scopro che la gestione della posta è cambiata; adesso gli studenti ("Ma non ti è arrivata la comunicazione?" Risposta: "No!") sono passati dalla pagina di una web-mail personalizzata ad una generica casella di Google mail.
Pensando che il problema sia risolto, torno a perdermi tra le mie cose.
Dopo pochi minuti ecco di nuovo il "Non funziona!" seguito da alcune parole che non posso trascrivere.
Uff, mi metto davanti al portatile che ha ricevuto il messaggio. Un po' scocciato da questa distrazione, dò un'occhiata alla natura dell'errore. Scorro rapidamente e focalizzo le parole "server antispam".
Ok, il problema deve essere questo. Prendo il controllo della situazione.
Cerco la pagina web del QIT, il servizio universitario di assistenza verso gli utenti, annoto il loro numero di telefono (sono una bella squadra, sulla home page sono elencati una ventina di nominativi, qualcuno risponderà...)
Vengo guardato come un pio illuso; alle mie spalle i primi commenti.
Il telefono risulta occupato! "Allora qualcuno c'è!" dico ottimista; i commenti alle mie spalle aumentano.
Metto il telefono in ripetizione automatica, sparo chiamate continuativamente per quasi trenta minuti. Senza successo.
Allora mando una mail all'help desk; così almeno verifico se gli indirizzi del tipo @unisi.it hanno problemi; con un taglia incolla allego anche il messaggio di errore ritornato indietro dal server di posta.
Ho appena finito l'invio che l'occhio mi cade su "The error that the other server returned was: 550 5.1.1 unknown or illegal user: segst_lett@unisi.it"
Ah, allora l'indirizzo di posta del destinatario era sbagliato!
Vado sulla pagina della Segreteria, ricontrollo: no, è quello giusto.
Riprendo il telefono in mano
"Cosa fai?"
"Chiamo la segreteria."
Da dietro, ghignata clamorosa: "Non rispondono!"
"Come non rispondono?"
"Non rispondono mai; anche quando siamo in segreteria i telefoni squillano e non risponde nessuno".
Guardo un po' scettico ma non troppo, e provo. Riprovo. Provo ancora.
"No, non rispondono..."
Che fare? Non si può comunicare via e-mail, per telefono neppure, il QIT ha rimandato una risposta automatica in cui si dà il numero di ticket assegnato alla segnalazione del problema: siamo ancora al punto di partenza
"Prova all'URP" mi si suggerisce.
"L'URP?"
"Si, l'Università ha un URP, hanno anche un numero verde."
Cerco su web, chiamo. Rispondono quasi subito.
Spiego il problema.
"Che indirizzo di e-mail?"
"segst_lett@unisi.it"
"Ma no, non è più quello!"
"Ma sul sito c'è questo!?!"
"Mi spiace, ma io non ci posso fare nulla" risponde la signora.
"Si, ha ragione, ma a chi lo posso dire se non a lei, dato che non riesco a comunicare con nessuno?"
"Dunque, mi diceva... il corso di laurea... di che indirizzo?"
E alla fine mi fornisce un altro riferimento per l'e-mail.
Ringrazio esausto. Sono passate quasi due ore.
Finalmente invio il messaggio di richiesta. Ma... il messaggio raggiungerà chi di dovere?
Il rischio, sento cedere il crine di cavallo che sorregge la spada che mi sta sulla testa, è quello che la tesi non possa essere discussa. Né ora né mai più, voglio dire.
Migliaia di euro di tasse universitarie, centinaia di libri comperati e studiati e chiosati con pazienza, un libretto con una media così alta che di più non si può, anni e anni di studio e sacrifici economici e tutto affoga dentro una qualche anomalia gestionale?
Se alla fine fosse così, non ci sarebbe davvero da armarsi e partire?
-
Aggiornamento dopo aver scritto il post.
QIT e Segreteria di Dipartimento hanno risposto alla e-mail molto rapidamente. La burocrazia sembra però averci colpito in maniera addirittura più pesante di quanto immaginato: un aggiornamento dopo una visita diretta alla Segreteria.
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Giro poco per uffici pubblici o statali ma in oltre venti anni di presenza a Siena di cose ne ho viste; non è corretto che ne parli qui.
Posso invece raccontare quanto accadutomi in mattinata, visto che si tratta di eventi che coinvolgono me e la mia famiglia e che mi hanno tenuto impegnato per oltre due ore.
Tutto inizia da una (presunta?) mancata comunicazione della Facoltà di Lettere su una data di discussione delle tesi di laurea; l'appuntamento ha una sua importanza vitale: dovrebbe trattarsi dell'ultima occasione per consentire la laurea con il 'vecchio ordinamento'.
Non avendo avuto comunicazioni dalla Segreteria della Facoltà, la diretta interessata manda un'e-mail. Poco dopo arriva un messaggio di errore. Manda la stessa e-mail da un altro indirizzo di posta: stesso risultato.
E' a questo punto che vengo coinvolto io.
"Perché non funziona?"
Qualche giro sul web e scopro che la gestione della posta è cambiata; adesso gli studenti ("Ma non ti è arrivata la comunicazione?" Risposta: "No!") sono passati dalla pagina di una web-mail personalizzata ad una generica casella di Google mail.
Pensando che il problema sia risolto, torno a perdermi tra le mie cose.
Dopo pochi minuti ecco di nuovo il "Non funziona!" seguito da alcune parole che non posso trascrivere.
Uff, mi metto davanti al portatile che ha ricevuto il messaggio. Un po' scocciato da questa distrazione, dò un'occhiata alla natura dell'errore. Scorro rapidamente e focalizzo le parole "server antispam".
Ok, il problema deve essere questo. Prendo il controllo della situazione.
Cerco la pagina web del QIT, il servizio universitario di assistenza verso gli utenti, annoto il loro numero di telefono (sono una bella squadra, sulla home page sono elencati una ventina di nominativi, qualcuno risponderà...)
Vengo guardato come un pio illuso; alle mie spalle i primi commenti.
Il telefono risulta occupato! "Allora qualcuno c'è!" dico ottimista; i commenti alle mie spalle aumentano.
Metto il telefono in ripetizione automatica, sparo chiamate continuativamente per quasi trenta minuti. Senza successo.
Allora mando una mail all'help desk; così almeno verifico se gli indirizzi del tipo @unisi.it hanno problemi; con un taglia incolla allego anche il messaggio di errore ritornato indietro dal server di posta.
Ho appena finito l'invio che l'occhio mi cade su "The error that the other server returned was: 550 5.1.1 unknown or illegal user: segst_lett@unisi.it"
Ah, allora l'indirizzo di posta del destinatario era sbagliato!
Vado sulla pagina della Segreteria, ricontrollo: no, è quello giusto.
Riprendo il telefono in mano
"Cosa fai?"
"Chiamo la segreteria."
Da dietro, ghignata clamorosa: "Non rispondono!"
"Come non rispondono?"
"Non rispondono mai; anche quando siamo in segreteria i telefoni squillano e non risponde nessuno".
Guardo un po' scettico ma non troppo, e provo. Riprovo. Provo ancora.
"No, non rispondono..."
Che fare? Non si può comunicare via e-mail, per telefono neppure, il QIT ha rimandato una risposta automatica in cui si dà il numero di ticket assegnato alla segnalazione del problema: siamo ancora al punto di partenza
"Prova all'URP" mi si suggerisce.
"L'URP?"
"Si, l'Università ha un URP, hanno anche un numero verde."
Cerco su web, chiamo. Rispondono quasi subito.
Spiego il problema.
"Che indirizzo di e-mail?"
"segst_lett@unisi.it"
"Ma no, non è più quello!"
"Ma sul sito c'è questo!?!"
"Mi spiace, ma io non ci posso fare nulla" risponde la signora.
"Si, ha ragione, ma a chi lo posso dire se non a lei, dato che non riesco a comunicare con nessuno?"
"Dunque, mi diceva... il corso di laurea... di che indirizzo?"
E alla fine mi fornisce un altro riferimento per l'e-mail.
Ringrazio esausto. Sono passate quasi due ore.
Finalmente invio il messaggio di richiesta. Ma... il messaggio raggiungerà chi di dovere?
Il rischio, sento cedere il crine di cavallo che sorregge la spada che mi sta sulla testa, è quello che la tesi non possa essere discussa. Né ora né mai più, voglio dire.
Migliaia di euro di tasse universitarie, centinaia di libri comperati e studiati e chiosati con pazienza, un libretto con una media così alta che di più non si può, anni e anni di studio e sacrifici economici e tutto affoga dentro una qualche anomalia gestionale?
Se alla fine fosse così, non ci sarebbe davvero da armarsi e partire?
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Aggiornamento dopo aver scritto il post.
QIT e Segreteria di Dipartimento hanno risposto alla e-mail molto rapidamente. La burocrazia sembra però averci colpito in maniera addirittura più pesante di quanto immaginato: un aggiornamento dopo una visita diretta alla Segreteria.
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mercoledì 8 maggio 2013
Siena: il comizio del futuro sindaco
[Image credits: Punch, 18 Aprile 1917]
lunedì 6 maggio 2013
Letture notturne - special
Ci sono vari modi per ricordare qualcuno che è scomparso.
L'intenzione è di leggerlo tutto, prima di domattina.
L'intenzione è di leggerlo tutto, prima di domattina.
domenica 5 maggio 2013
sabato 4 maggio 2013
Merenda
E' l'ora della merenda.
In tavola c'è un denso yoghurt naturale, fatto in casa e addolcito con qualche chicco d'uva sultanina (turca) di una nota azienda ligure della frutta secca.
Nel cremoso e acidulo alimento sto per inzuppare un pacchetto di friabili Pavesini.
In tavola c'è un denso yoghurt naturale, fatto in casa e addolcito con qualche chicco d'uva sultanina (turca) di una nota azienda ligure della frutta secca.
Nel cremoso e acidulo alimento sto per inzuppare un pacchetto di friabili Pavesini.
venerdì 3 maggio 2013
Gallina Blanca fa buon brodo
Mi stupisco, guardando ogni tanto le statistiche di lettura del blog, che da anni ci sia un post 'sempre verde', letto cioè 2 o 3 volte al giorno: quello del dado Star.
(Se fate una ricerca su Google, l'immagine che ho pubblicato per illustrarlo è la prima che si presenta...)
Ma cosa vi spinge a cercare informazioni sull'aromatico cubetto?
Una blogger brasiliana ha avuto la ventura di linkarmi il post e allora, di quando in quando, arrivano dei lettori anche dal Brasile.
Sto parlando di un totale di oltre 4700 visite dirette, in 5 anni e mezzo! Ho fatto dunque una gran bella pubblicità gratuita a Gallina Blanca, la società spagnola comproprietaria del marchio. Se volessero farmi un omaggio...
(Se fate una ricerca su Google, l'immagine che ho pubblicato per illustrarlo è la prima che si presenta...)
Ma cosa vi spinge a cercare informazioni sull'aromatico cubetto?
Una blogger brasiliana ha avuto la ventura di linkarmi il post e allora, di quando in quando, arrivano dei lettori anche dal Brasile.
Sto parlando di un totale di oltre 4700 visite dirette, in 5 anni e mezzo! Ho fatto dunque una gran bella pubblicità gratuita a Gallina Blanca, la società spagnola comproprietaria del marchio. Se volessero farmi un omaggio...
giovedì 2 maggio 2013
Siena: il verde
Nascosta dalle erbacce che stanno per divorarla, la panchina aspetta pazientemente una sistemazione.
Passo spesso davanti a queste tavole di legno, adesso seminascoste, che sono diventate la mia cartina al tornasole per misurare l'incuria comunale nella gestione del verde.
Eppure tra poco più di tre settimane ci saranno le elezioni amministrative in questa disastrata città: a quest'ora di solito squadre di 'manutentori' sarebbero dovute essere al lavoro per imbellettare, per qualche giorno, l'aspetto del verde e dell'arredo urbano.
La panchina attende, screpolandosi sotto le intemperie.
Vedi anche questi post:
Siena: passeggiata nel verde
Siena: parchi e giardini
I giardini di Siena
Chi usa la testa
Siena e i giardinieri
I Carabinieri in piazza
Pulizie di Pasqua
Passo spesso davanti a queste tavole di legno, adesso seminascoste, che sono diventate la mia cartina al tornasole per misurare l'incuria comunale nella gestione del verde.
Eppure tra poco più di tre settimane ci saranno le elezioni amministrative in questa disastrata città: a quest'ora di solito squadre di 'manutentori' sarebbero dovute essere al lavoro per imbellettare, per qualche giorno, l'aspetto del verde e dell'arredo urbano.
La panchina attende, screpolandosi sotto le intemperie.
Vedi anche questi post:
Siena: passeggiata nel verde
Siena: parchi e giardini
I giardini di Siena
Chi usa la testa
Siena e i giardinieri
I Carabinieri in piazza
Pulizie di Pasqua
mercoledì 1 maggio 2013
1-е мая
1-Е МАЯ.
ДА ЗДРАВСТВУЕТ ПРАЗДНИК ТРУДЯЩИХСЯ ВСЕХ СТРАН!
1° MAGGIO.
VIVA LA FESTA DEI LAVORATORI DI TUTTI I PAESI!
Su Wikipedia il testo e la traduzione in italiano.
Debout, les damnés de la terre
Debout, les forçats de la faim!
La raison tonne en son cratère
C'est l'éruption de la fin.
Du passé faisons table rase
Foules, esclaves, debout, debout
Le monde va changer de base
Nous ne sommes rien, soyons tout!
....
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Maggio
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