sabato 31 agosto 2013

La COOP e la 'Birra Italiana'

Questa è la storia banale di un piccolo malinteso.

Attratto dalla grafica, dal nome del prodotto e dal prezzo competitivo, ho acquistato in un supermercato COOP alcune lattine di birra italiana.
Ecco, l'equivoco inizia qui: in realtà stavo acquistando (sì, mi ero distratto): alcune lattine di un prodotto chiamato "Birra Italiana".


Un buon prodotto, come ho potuto accertare la sera stessa affiancandolo ad una pizza casalinga ma... mentre giocherellavo con una lattina, rugiadosa e ormai vuota, ho scorso le indicazioni della composizione (acqua, malto d'orzo, granturco, luppolo). Ruotando di 180° il contenitore, ho continuato a leggere: "Prodotto con materia prima di qualità: l'acqua, il malto in prevalenza italiano e i luppoli accuratamente selezionati."


ALT! Ma non era una birra italiana?
A leggere bene, dunque, è una birra fatta in Italia, dalla BIRC di San Giorgio di Nogaro (UD) [E' la Birra Castello che produce per COOP, quindi] e solo il malto è in "prevalenza" italiano; ma che vorrà mai dire "prevalenza"? Già il 51% è prevalenza, no? e il resto da dove viene?
Nulla si dice poi del luppolo, che forse è croato o ... chinese. Quanto alla provenienza del granturco, che è un sostituto economico del malto?
E l'acqua? Magari importata, liofilizzata, dalla Tunisia!

Come consumatore, e socio COOP, mi sembra che il prodotto lanci un messaggio fuorviante: se compro un prodotto che porta "Italiano" nel nome, soprattutto se è a marchio COOP, mi aspetto (ingenuamente?) che le componenti siano tutte italiane; tanto vale allora, invece di aiutare la nostra economia, comprare un prodotto tedesco.
Con che faccia ci lamentiamo se all'estero vendono prodotti dell'agro-alimentare spacciandoli per italiani?
Come consumatori sappiamo che nei supermercati COOP ci sono fichi secchi della Turchia, e non del sud d'Italia, noci degli Stati Uniti, e non della Campania, pompelmi e limoni del Sud Africa, e non della Sicilia, tutti prodotti che in famiglia evitiamo accuratamente di acquistare.
Adesso ho trovato un'altra voce da aggiungere alla nostra lista nera.

5 commenti:

  1. http://www.coopfirenze.it/informatori/notizie/birrai-a-tutti-i-costi

    Tranquillo, l'acqua è italiana.
    Anche l'azienda è italiana: non appartiene a nessuna delle 4 multinazionali che assieme controllano oltre il 55% del mercato mondiale della birra.
    Io so che se la compro, contribuisco a mantenere posti di lavoro in Italia.
    In più, mi piace.
    S.

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  2. Lo so che la Birra Corona è italiana; quello che non mi fa stare tranquillo sono le informazioni che (non) si danno ai consumatori e i messaggi (volutamente?) ambigui.

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  3. No comprende.
    Non la risposta di Silvia-coopfirenze; l'etica Coop potrebbe tener conto che non ci sono limiti a superare gli stretti limiti dell'etichettatura legalmente obbligatoria, son daccordo con Dr. Iaccapot, indicare le % di provenienza indigena mi appare normale dato che "Birra Italiana" è addirittura il nome del prodotto e non una indicazione secondaria in etichetta (anche una qualsiasi BMW è italiana, una percentuale non ridicola di componenti è fabbricata in Italia, fortuna delle fortune nel drammatico panorama di deindustrializzazione).
    La Corona è italiana ? La compro occasionalmente solo quando fortemente scontata e non resisto al sussulto di nostalgia per il Mexico... e ogni volta rigiro la bottiglia ... e ogni volta con una fitta asfittica da ondata di CO2 che la mia bottiglietta giallina ha trascinato con sé... inesorabilmente leggo "prodotto in Messica da Cerveceria Modelo S.A." ...

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  4. Oops, nel mio commento volevo scrivere "la Birra Castello - Birc - è italiana" e ho scritto erroneamente Corona!
    Per il resto, sì, il punto è proprio questo: secondo me viene usato in maniera decisamente ambigua il nome "Birra Italiana".

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  5. La bevo nel 2016. Non so cosa sia successo, ma è a livello delle peggiori birre romene da un euro e mezzo per tre litri. Sarà anche questione di gusti, ma di norma mi piacciono tutte le birre considerate almeno discrete e tutte quelle di alta qualità.

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