Lo confesso, ieri l'ho fatto per la prima volta.
Ne avevo voglia, ne ero tentato, ma pensavo di fare un peccato mortale.
L'ho fatto di nascosto, chiuso nell'auto della ditta, durante un lungo viaggio che, tra andata, ritorno e una coda per un incidente, mi ha occupato per quasi sei ore.
L'audio libro che avevo scelto era L'educazione sentimentale di Flaubert, mai più aperto dagli anni dell'adolescenza. La versione, molto ben letta, quella realizzata dal 'Terzo anello', la rubrica del terzo canale radiofonico della RAI.
Qualche considerazione.
Primo: ci vuole una buona attenzione per seguire il 'racconto'; un paio di volte, quando mi sono trovato a orientarmi in qualche bivio, ho perso il filo ed ho dovuto riascoltare il brano da capo.
Secondo: mi sono accorto di avere difficoltà a ricordare un personaggio legandolo al 'suono' del suo nome. Leggendo evidentemente si mette in moto un meccanismo di associazione visiva tra il 'segno' corrispondente al nome e il personaggio perché, come lettore, uso questo meccanismo da decenni. Ovviamente esiste una abitudine 'auditiva': penso a quanta parte ha avuto la radio nella diffusione di piecès teatrali prima degli anni sessanta. (Ricordo, da bambino, serate passate con mia nonna, incollati alla radio ad 'ascoltare' radiodrammi).
Di alcuni personaggi minori ho perso i riferimenti; ricomparendo qua e là nel racconto, non sono riuscito sempre a ricollegarli alle altre vicende di cui erano coprotagonisti.
Terzo: L'ascolto avviene per blocchi unitari, per capitoli, mentre la lettura si può interrompere in un punto qualsiasi; ascoltando mi sono creato una immagine precisa della struttura del libro, mentre in fase di lettura 'aggredisco' il testo come se fosse un flusso continuo.
Quarto: Mi è successo raramente di leggere un libro in un solo giorno, anche perché avere ore e ore di tempo tutte per sé è ormai impossibile e quindi ho fatto quasi una indigestione, sono arrivato in fondo 'per forza': mi sono abbligato, durante tutto il viaggio, a non accendere la radio (eccezion fatta per quando mi sono trovato nella coda di un incidente).
Sono curioso: continuerò l'esperienza al prossimo viaggio.
Chi è interessato ai 'classici', può trovarne alcuni sul sito della trasmissione radio di Rai 3, Il terzo anello.
Nessun commento:
Posta un commento