Quando l'ho letto ho pensato che, visto il periodo dell'anno, fosse un macabro scherzo; poi mi sono reso conto che una cosa del genere poteva accadere solo a lui.
Mentre di qualche grande scrittore non si sa dove siano i resti mortali, E.A.Poe riposa nel cimitero di Baltimora, nel Maryland. Ne siamo certi, e ne sono certi anche gli abitanti di Filadelfia, in Pensilvania, tant'è che vogliono indietro le care ossa del loro concittadino, per darne degna sepoltura nella città.
Di fatto, però, Poe nacque a Boston (nel 1809.... cominciate a capire?), nel Massachusetts, e trascorse a Baltimora tre anni di vita, sei a Filadelfia. Ma Baltimora è la città dove scrisse Berenice, dove sposò la cugina Virginia e dove morì, per cause molto incerte, durante una visita.
La questione è sorta, si sarà capito, perché tra due anni sarà celebrato il 200° anniversario della nascita del poeta e scrittore americano: come non dar ancor più lustro (e pubblicità) alla propria città se non avendo i resti del 'festeggiato' da mostrare al pubblico? Ne è nata così una 'querelle' degna delle medioevali cacce alle reliquie.
Che le sue opere costituiscano un monumento 'più duraturo del bronzo' sembra non importare proprio a nessuno.
[Via: Baltimoresun]
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