La sfida è ambiziosa, fondare la prima cellula del Partito Comunista Chinese nello spazio.
Questa idea la propone Yang Liwei, uno dei quattordici taikonauti chinesi, che fu lanciato in orbita nel 2003 sulla navicella Shenzhou V.
Una volta presenti su una propria Stazione Spaziale, potrebbero costituire una Sezione: secondo la costituzione del Partito Comunista Chinese una sezione può essere fondata dalla presenza di almeno tre iscritti al Partito, ed i taikonauti sono tutti iscritti.
I Chinesi, come sulla Terra, userebbero la struttura politica per imparare le direttive del Partito e scambiarsi opinioni sulle decisioni del Partito.
"Così come gli astronauti stranieri hanno il loro credo, noi crediamo nel Comunismo, che è anche una potenza spirituale. Noi non preghiamo nel modo dei nostri colleghi stranieri, ma il credo comune ci rende più uniti nello spazio, dove non ci sono confini nazionali", ha dichiarato Yang Liwei all'agenzia Xinhua.
Che incredibile mancanza del senso del ridicolo, no?
Su una popolazione di oltre 1.300 milioni di abitanti, in China i membri del Partito Comunista sono 73 milioni.
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