Non so che risonanza abbia avuto al tempo in Italia il processo a Ferlinghetti.
Fernanda Pivano, nella sua introduzione al libro di poesie di Ginsberg Jukebox all'idrogeno (il titolo della raccolta lo suggerì il poeta stesso) che contiene anche Howl, racconta la vicenda con dettaglio.
Quando l'ho letto io, nei primi anni '70, il libro era già stato disinnescato, ed appariva ormai negli Oscar Mondadori. E' stato uno dei primi libri della beat generation che mi sia capitato per le mani, in giro ho ancora qualche Kerouac e qualche Ferlinghetti (sì, anche in originale e non solo nelle traduzioni della benemerita Pivano).
Ricordavo, qualche post fa, di come feci conoscere questo libro, e Sulla strada di Kerouac, alla mia prof. di italiano in 5^ liceo.
Non ho detto però che mal me ne incolse. Infatti, senza avvertirmi in anticipo di cosa volesse fare, alla fine dell'esame orale di maturità (avevo 'portato' Italiano e Fisica all'orale) la prof, che era membro interno nella commissione, si rivolse affabilmente al commissario di Inglese, dicendogli che io avevo anche un mio interesse per la letteratura americana, e lo invitò, visto che sapeva che anche lui era appassionato dell'argomento, a scambiare con me qualche opinione.
Il commissario partì, in inglese, a fare una sua breve premessa e poi a chiedermi alcuni giudizi specifici.
Io, che avevo smesso la sudorazione dopo la seconda domanda di Italiano e mi ero poi rilassato completamente, appoggiandomi tranquillo allo schienale della sedia per il resto dell'esame, ricominciai improvvisamente a sudare. Pensavo che tutto fosse finito e adesso questa bella sorpresa!
Fu, senza dubbio, il momento più buio dell'esame, avrò capito si o no quattro parole di quello che mi diceva il commissario, e le frasettine con cui risposi, più o meno generiche sull'argomento, non sono neppure sicuro che fossero sintatticamente corrette. L'inglese oggi lo leggiucchio, ma lo capisco quando lo parlano soltanto se è un inglese stile BBC, pronunciato con fine dicitura, come fanno Tony Blair o la Regina Elisabetta durante i discorsi ufficiali, e praticamente non lo parlo; figurarsi trenta e più anni fa!
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