Già dai tempi di Omero gli uomini cercavano nell'aspetto del volo degli uccelli o in un fulmine a ciel sereno un 'segno' che indicasse una previsione, felice o nefasta, di un qualche attività che stavano intraprendendo.
Gli auspìci erano un punto fermo della vita antica, e particolari individui, gli àuguri ne dovevano interpretare il senso.
Gli àuguri romani divinavano rivolti a Sud e ritenevano di buon auspicio i fenomeni che accadevano alla loro sinistra; i greci, che si rivolgevano a Nord durante questo rito, giudicavano positivamente quanto accadeva alla loro destra.
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