Un'antica tradizione, che viene raccontata la prima volta nel romanzo "I tre regni" del II sec. d.C., ha prepotentemente ritrovato vitalità in China: ogni uomo deve avere una moglie che ne condivida la tomba e, se si è avuto la sfortuna di morire celibi, la famiglia deve procurare una sposa per l'al di là .
A nulla sono valsi il pesante regime comunista e la Rivoluzione culturale, che avevano bollato queste pratiche come medioevali ed indegne di un paese moderno; il commercio di cadaveri femminili (perché è di questo che si tratta) sta subendo un vero boom.
La pratica, molto presente nelle regioni settentrionali, quelle minerarie, dove gli incidenti mortali che coinvolgono giovani uomini sono in gran numero, ruota intorno ad un 'sensale' che vende alle famiglie in cerca di una 'sposa' un cadavere di donna, rubato da un obitorio, da un ospedale o disseppellito da un cimitero. I prezzi negli ultimi quattro anni sono più che decuplicati, e naturalmente sono particolarmente apprezzate 'mogli' fresche (cioè morte da poco) rispetto a quelle 'secche'.
La notizia la riporta il serio The Economist del 28 Luglio.
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