venerdì 29 agosto 2008

Il TG4 e la Storia - 2

Lo sostengo sempre con i miei amici: secondo me il TG4 delle 19 è uno dei programmi TV più piacevoli da vedere. E' divertente, è inutile sostenere il contrario, e massimamente se a condurlo è il suo direttore, Emilio Fede.

E' divertente per quello che viene detto, spesso per quello che viene volutamente taciuto, per il modo in cui i fatti vengono raccontati. E no, non è assolutamente una questione politica, ma di spettacolo.
Quanto spesso capita di rivedere, due, tre o quattro giorni dopo, un servizio già trasmesso da Italia 1, oppure il racconto di un qualche evento di cui si tace la data in cui è avvenuto perché, fosse pesce, puzzerebbe troppo!
Ci sono anche, quasi rubriche fisse, i dilettevoli servizi con l'esperto metereologo del CNR, con la psicologa che parla dei cambiamenti di umore al variar delle stagioni, con l'allergologo con i fittissimi appuntamenti a parlare, quando ne è stagione, di pollini e di febbri da fieno.
Ma a questo flusso ti adegui, come ad uno spettacolino di provincia, e non so come farei se non avessi più questo piacevolissimo momento di svago.
Finché si parla di quisquilie e pinzillacchere mi va bene tutto, ma quando scantona sulla 'cultura', beh, lì bisognerebbe che la redazione ci andasse con i piedi di piombo.
Dichiarando di mandare in onda un servizio sulla Sardegna che non parla di gossip ma, udite, udite, di Storia, stasera siamo stati proiettati nella gallurese Arzachena; nuraghes, quindi. E se ne vedono, appunto, alcuni addirittura non ancora aperti al pubblico.
"...queste costruzioni, di millecinquecento anni fa..." dice la giornalista, tutta presa da quell'intimo contatto con la Storia, forse anche un po' emozionata. In casa ci guardiamo in faccia. Millecinquecento anni fa? Ma sta scherzando? Sono costruzioni che risalgono almeno a duemila anni prima di Cristo e forse anche a prima. Noi, alle scuole elementari, quando la maestra ci faceva lezione di storia, stavamo attenti!
Tornando in studio il direttore del TG, Emilio Fede, gongolante, ci dice: "Spero che i nostri telespettatori abbiano gradito questo bagno nella Cultura".

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