Di solito, anche se la guardo con un certo sospetto, utilizzo anche quella che trovo inclusa nelle confezioni di pasta brisée o pasta sfoglia; in genere è più sottile di quella che compro abitualmente e leggermente molliccia ma il comportamento alla cottura si è sempre rivelato normale.
Be', quasi sempre: domenica scorsa, ad esempio...
L'intenzione era di chiudere il pranzo con una fetta di strudel accompagnato da una porzione abbondante di gelato alla crema.
In frigo c'era un rotolo di pasta sfoglia rotonda (difficilissimi da trovare quelli rettangolari, che secondo me sono più facili da usare e costano anche meno)
Ho tolto dal frigo la pasta sfoglia per tempo perché arrivasse a temperatura ambiente, in modo da non fratturarsi durante lo srotolamento, l'ho cosparsa di uno strato di pan grattato, poi ho distribuito i tocchetti di una mela, ho spolverato con cannella, aggiungendo sopra uvetta sultanina e un po' di marmellata di albicocche; per finire ho arrotolato il tutto, tagliando la carta da forno a misura di piastra di cottura e ho infornato in forno caldo e ventilato a 180°.
Come si sa, e chi non lo sa è bene che prenda nota, la carta da forno non sopporta temperature superiori a 220-250 gradi, attenzione quindi a non usarla per le pizze!
Sul contenitore della pasta sfoglia che stavo cuocendo era riportata la temperatura consigliata di cottura (200 gradi) anche se nulla si diceva dei limiti di temperatura della carta inclusa nella confezione.
Non era la prima volta che preparavo uno strudel ma un forno, si sa, va sempre tenuto sott'occhio, a scanso di sorprese; dopo dieci minuti avrei poi dovuto abbassare la temperatura, come da esperienze già fatte, per completare la cottura dopo altri venti minuti a 160°.
Poco prima dei 10 minuti canonici, ne saranno passati 7 o 8, ho buttato un'occhiata superficiale al forno e mi sono preoccupato: la carta stava assumendo un colore marrone scuro ed era evidentemente in procinto di prendere fuoco; infilati in fretta i guanti da forno ho estratto il vassoio, e, tagliata a misura dell'altra carta, questa volta dal mio rotolo di fiducia, ho fatto il trasbordo del povero strudel in un nuovo vassoio, finendo per fortuna la cottura senza ulteriori guai.
C'è mancato poco, insomma, che in cucina mi scoppiasse un incendio (tranquilli: ho un piccolo estintore a portata di mano); evidentemente i controlli di qualità sul prodotto non sono stati abbastanza rigorosi e, se non fossi stato fortunosamente attento, avrei rischiato un piccolo disastro.
Nessun commento:
Posta un commento