Nessuna meraviglia: da qualche tempo (in realtà, da anni: il primo post in merito l'ho letto nel 2005) centinaia di siti-vampiro hanno sguinzagliato i propri robot per effettuare false visite che aumentano gli hit delle pagine, incuriosendo i blogger meno smaliziati. (si parla di referrer spam o referral spam)
Il clic sul link per conoscere i misteriosi visitatori stranieri (che hanno base in India, China, Russia...) sembra si risolva nell'atterraggio in siti porno (e allora: malware, virus e chissà cos'altro).
Che Google non faccia nulla per impedire questo fenomeno è più che strano: una black list non dovrebbe essere difficile da creare per chi è una potenza mondiale su Internet. Che poi le false visite avvengano pochi secondi dopo la pubblicazione di un post fa ulteriormente dubitare di un "qualche problema" sui server di Blogspot e/o sui loro RSS.
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