Ginevra, 25 dicembre 1764
Mi rivolgo a voi, Signora, come all’amica del forestiero. Ho l’onore di conoscervi come tale per piacevolissima esperienza; poiché ieri, a pranzo, non soltanto mi avete intrattenuto in cordiale e gaia conversazione, ma mi avete fatto servire doppia porzione del dolce che mi piaceva tanto. Forse ricorderete, Signora, che ne avevo espresso molto apertamente il mio apprezzamento: “Je suis attaché à la tourte”. E parlavo con la franchezza con cui dichiaro sempre i miei sentimenti, sia per le grandi che per le piccole cose. Non sarà mai che io rinneghi la mia fede, un amico, un’amante, una torta. [Il grassetto è mio]
Da una lettera di James Boswell a Madame Denis, nipote e concubina di Voltaire, dopo un invito a pranzo nel castello di Ferney. In: J. Boswell, Visita a Rousseau e a Voltaire [1764], Adelphi, 1973
[Via: Libriaco]
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