E' per un puro caso che qualche giorno fa ho ascoltato alla TV il Ministro Brunetta, sì, quello della Pubblica Amministrazione e Innovazione(!) che, a tre anni dalla sua nomina, fa ancora lavorare i dipendenti dello Stato con Windows 95 e senza posta elettronica perché senza connessione ad Internet (vedi il post). Il Ministro rispondeva ad una interpellanza parlamentare, che sull'italico suolo ci ostiniamo chiamare "quescion taim" perché ci fa più arditi, tennologici e moderni, e, lo ammetto, non avevo capito chiaramente il senso della richiesta del parlamentare che rivolgeva la domanda.
Dunque: il 17 marzo è stata festa nazionale ma perderemo il 4 novembre; parlandone con alcuni colleghi li ho trovati assolutamente ignoranti in materia.In sostanza: per quest’anno ai dipendenti non sarà riconosciuta la festività soppressa del 4 novembre per evitare un aggravio di spesa sia alla finanza pubblica sia a quella aziendale privata.
Che questa decisione sia giovevole alla nostra economia!
Di seguito il testo del decreto legge (vi risparmio note e circolari aggiuntive): per un evento così improvviso e inaspettato come quello del 17 Marzo che si è saputo dovesse accadere solo 150 anni fa, c'è da comprendere e giustificare la burocrazia che, nel passarsi ordini e contrordini, circolari e note esplicative a chiarimento delle circolari emanate, rischia di non riuscire neppure più a rintracciare sé stessa.
DECRETO-LEGGE 22 febbraio 2011, n. 5 - Disposizioni per la festa nazionale del 17 marzo 2011. (11G0045) (GU n. 44 del 23-2-2011 )IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICAVisti gli articoli 77 e 87 della Costituzione;Visto l'articolo 7-bis del decreto-legge 30 aprile 2010, n. 64,convertito, con modificazioni, dalla legge 29 giugno 2010, n. 100,che ha dichiarato festa nazionale il giorno 17 marzo 2011, ricorrenzadel 150° anniversario della proclamazione dell'Unita' d'Italia;Ritenuta la straordinaria necessità ed urgenza di assicurare ladovuta solennità e la massima partecipazione dei cittadini dichiaran-do il 17 marzo 2011 giorno festivo a tutti gli effetti civili, senzaperaltro che ne derivino nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblicae a carico delle imprese private;Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nellariunione del 18 febbraio 2011;Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri e deiMinistri della difesa e dell'istruzione, dell'università e dellaricerca;EMANAil seguente decreto-legge:Art. 11. Limitatamente all'anno 2011, il giorno 17 marzo e' consideratogiorno festivo ai sensi degli articoli 2 e 4 della legge 27 maggio1949, n. 260.2. Al fine di evitare nuovi o maggiori oneri a carico della finanzapubblica e delle imprese private, derivanti da quanto disposto nelcomma 1, per il solo anno 2011 gli effetti economici e gli istitutigiuridici e contrattuali previsti per la festività soppressa del 4novembre non si applicano a tale ricorrenza ma, in sostituzione, allafesta nazionale per il 150° anniversario dell'Unita' d'Italiaproclamata per il 17 marzo 2011.3. Dall'attuazione del presente decreto non devono derivare nuovi omaggiori oneri a carico della finanza pubblica.Art. 21. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo aquello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dellaRepubblica italiana e sarà presentato alle Camere per la conversionein legge.Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inseritonella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblicaitaliana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farloosservare.Dato a Roma, addì 22 febbraio 2011NAPOLITANOBerlusconi, Presidente del Consigliodei MinistriLa Russa, Ministro della difesaGelmini, Ministro dell'istruzione,dell'università e della ricerca
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