domenica 28 giugno 2009

L'e-lettore

Qualche volta, lo avrò già detto, da lettore mi trasformo in e-lettore; non mi capita spesso, perché è un impaccio usare il PC per leggere un libro. [Avete mai provato a portarvi un portatile a letto o in bagno?] ma qualche volta mi impongo questo tipo di lettura, specie se ho a che fare con un testo in inglese.

Con Microsoft Reader e qualcuno dei suoi dizionari (lo Standard Pocket dictionary o l'Encarta Pocket dictionary o, se la cosa è più complessa e voglio dettagli maggiori, l'Oxford English Dictionary) e il fedele Parola Viva della Garzanti a portata di clic, sto leggendo, in questa notte estiva di un breve fine di settimana in luogo di mare, The Overlook, di Michael Connelly. Sono appena a pagina due, ma non dispero, in qualche giorno, di terminarlo. In borsa ho anche un paio di altre letture: una è una raccolta di racconti di Papini, mi sono ripromesso di finirla prima di rientrare a casa lunedì mattina; l'altra è un vecchio libro, sulla Intelligenza Artificiale, che voglio però approfondire carta e lapis alla mano: ci ho scoperto anche certi richiami a ricordi dell'infanzia che chissà dove mi porteranno.
Il ventilatore sta andando, con rumore diseguale per il lento brandeggio, e raffresca la stanza: se non fosse per il suono sordo che fa, e per l'uscire di casa con la grazia di un capomandriano di qualche condomino, potrei essere il lettore più beato del mondo.....

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