E' una serie di raccontini gialli, quella de "The no.1 ladies' detective agency" di McCall Smith.
Pochi i brividi veri: siamo nel caldo Botswana, tanto per sfatare la credenza popolare di questi mesi che i gialli li facciano tutti su al nord Europa o in Islanda; qui siamo infatti ai bordi del Kalahari, nell'Africa del Sud.
Raccontini, dicevo, tessuti intorno a una robusta investigatrice, che di nome fa Precious, e che si inventa il mestiere un po' per la noia, un po' per dar frutto al gruzzoletto lasciatole dal padre, ex minatore prima e allevatore poi.
La struttura dei racconti è esile, esile: spesso si indovinano la trama e lo svolgimento della vicenda dopo poche righe, e questo è un gran difetto; qualche volta ci si imbatte in ingenuità, ma il libro ha, per lo scopo per cui l'ho letto, un grande pregio: è scritto in un inglese molto facile, che si legge davvero senza difficoltà e ricorrendo solo raramente al vocabolario.
Che la semplicità narrativa sia caratteristica dello scrittore, che ha anche una nutrita produzione di libri per ragazzi?
Per me un buon esercizio di lettura, ma quanto a dire che sia un buon libro giallo...
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