Dite pure di me che sono un depravato, ma per anni l'immagine che mi ha eccitato di più è stata quella nella doppia pagina centrale, no, non di Playboy, ma del numero di Gennaio di Sky and Telescope.
Ogni anno la vecchia e autorevole rivista americana, dedicata agli astrofili di tutto il mondo, pubblicava un curioso grafico a clessidra: con un po' di pratica, e sbirciando ogni tanto le istruzioni stampate nelle stesse pagine, era possibile leggere l'ora del sorgere, del tramontare e del passaggio in meridiano del Sole, della Luna (di cui erano indicate anche le fasi) e dei pianeti. Dopo un po' di allenamento bastava un colpo d'occhio e si poteva sapere quali pianeti sarebbero stati visibili al tramonto e all'alba e se la Luna poteva dar fastidio all'osservazione.
Ai piaceri dell'Astronomia mi aveva introdotto un libretto della collana pocket della Longanesi, Astronomia pratica di Wolfgang Schroeder, volume che mi è stato compagno per alcune estati, nei primi anni del liceo, e che con i suoi grafici (che addirittura sono arrivato a poter emendare dai pochi errori) e con le sue tabelle mi ha aperto al fascino del cielo, della matematica ed anche della programmazione.
Quel libricino l'ho prestato e non mi è stato mai restituito (so benissimo chi ce l'ha, e lui adesso fa davvero l'astronomo) ma qualche anno fa sono riuscito a reperirne la prima versione, cartonata, priva però, ahimè, delle mie note e correzioni, ma prezioso pro-memoria dei miei primi anni di adolescente.
La cartina di Sky & Telescope è via via migliorata graficamente ed ogni anno l'ho staccata dalla rivista per appenderla nello 'studio' in una cornice a giorno. Poi, all'improvviso, gli americani hanno deciso di cambiare l'orario di riferimento del grafico, passando dall'usuale Universal Time (l'orario di Greenwich, per capirsi) a una qualche loro zona standard, rendendo di difficile comprensione il tutto, a causa della differenza di molte ore con il nostro fuso orario.
Per un paio di anni ho fatto a meno del grafico, tanto più che il mio interesse per l'astronomia è stato sempre da 'scrivania' più che da telescopio; ma quella mappa, a cui ero abituato da anni, mi mancava...
Poi mi è venuta un'idea: avrei potuto cercare di farla io. Ma come?
Per le formule astronomiche, anche se non di altissima precisione, ci potevo arrivare: copiando qua e là tra le applicazioni su web, qualche foglio Excel , le formule, a cui molti fanno riferimento, dei manualetti di Duffett-Smith, qualche copia-incolla dai printout dell'USNO etc., insomma, procurarsi i dati non è un problema. Ma per il grafico?
Qui mi si è accesa la lampadina: perché non usare Excel e i suoi grafici predefiniti? Detto fatto, ho creato 18 serie diverse, che ho tracciato su un grafico unico, a rappresentare sorgere e tramontare di Sole, Luna e Pianeti (ho anche realizzato un sistema per vedere le fasi di Luna Piena e Luna Nuova...)
Il tutto è ancora in 'beta': non tutti i dati sono frutto di calcolo, ma vengono da copia-incolla di tabulati reperiti su Internet e poi sono rielaborati da me per adeguarli alla rappresentazione grafica voluta. Spero di poter dedicare un po' di tempo a rendere automatico e dinamico il tutto, ma, per ora, la qualità del grafico, che è di nuovo appeso accanto alla mia scrivania, mi soddisfa abbastanza.
P.S.
Il fascino della cartina di S&T ha colpito, e lo afferma esplicitamente, anche il curatore delle pagine di Astronomia del sito ucraino dell'Università di Kiev, che ogni anno realizza un grafico a colori, sullo stile di quello della rivista americana, calcolato però per la latitudine di Kiev (50°27'00"N).
[Inutile ricordare, credo, che dall'Ucraina, oltre al gas, vengono anche Gogol e Scerbanenco...]
Alcuni riferimenti:
Peter Duffett-Smith, Practical Astronomy with your Calculator
Peter Duffett-Smith, Astronomy with your Personal Computer
Jean Meuus, Astronomia con il computer
Jean Meuus, Mathematical Astronomy morsels
Oliver Montenbruck, Astronomy on the Personal Computer
Java Script Ephemeris Alcune pagine di Keith Burnett, qui e anche qui.
lunedì 30 marzo 2009
Sorge e tramonta
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venerdì 27 marzo 2009
giovedì 26 marzo 2009
I programmatori lo fanno ...
Se gli Astrofili lo fanno di notte, i programmatori lo fanno...
Un tipico "mug" da una pubblicità degli anni '80.
Un tipico "mug" da una pubblicità degli anni '80.
mercoledì 25 marzo 2009
martedì 24 marzo 2009
lunedì 23 marzo 2009
Epistole
Il libriccino è una raccolta di lettere, vere, tra una sceneggiatrice americana, Helene Hanff, curiosa di letteratura inglese del diciassettesimo e diciottesimo secolo, e il personale di una libreria londinese che le spedisce per posta i volumi richiesti. Ne vien fuori uno smilzo e affascinante racconto epistolare di neanche cento pagine. E' lettura che si fa in poco tempo, io ho impiegato qualche ora per leggerlo in un inglese facile facile; una volta che lo inizi, non ti puoi staccare, come dice anche Anne Bancroft nell'introduzione.
Amore per i libri e amore per le persone che amano i libri, in una Inghilterra del dopoguerra, ridotta, pochi lo sanno, al razionamento per aiutare i tedeschi, rimasti assolutamente senza nulla.
Alla Bancroft piacque così tanto che suo marito, Mel Brooks, acquistò i diritti per farne un bel film, dove lei è la protagonista femminile e Hopkins quello maschile.
Del film vidi poche sequenze un sabato pomeriggio, qualche mese fa, e mi incuriosì; sono dovuto partire dagli attori per ricostruire, a ritroso, l'origine della storia.
Amore per i libri e amore per le persone che amano i libri, in una Inghilterra del dopoguerra, ridotta, pochi lo sanno, al razionamento per aiutare i tedeschi, rimasti assolutamente senza nulla.
Alla Bancroft piacque così tanto che suo marito, Mel Brooks, acquistò i diritti per farne un bel film, dove lei è la protagonista femminile e Hopkins quello maschile.
Del film vidi poche sequenze un sabato pomeriggio, qualche mese fa, e mi incuriosì; sono dovuto partire dagli attori per ricostruire, a ritroso, l'origine della storia.
domenica 22 marzo 2009
venerdì 20 marzo 2009
giovedì 19 marzo 2009
Spostare Excel e Word
Sempre in tema di trasferimento di software da un PC ad un altro, vediamo come trasferire le personalizzazioni di Word ed Excel (2003) dopo averli installati ex novo.
Prima di tutto bisogna avere l'accortezza di rendere visibili le cartelle, ed i file, normalmente nascosti.
Per far questo, da una qualsiasi cartella selezionare Strumenti e poi Opzioni cartella....
Si apre una finestra di dialogo a schede: si seleziona Visualizzazione. Nelle impostazioni avanzate si deve attivare il bottone Visualizza cartelle e files nascosti. Poi si può chiudere la finestra.
Dopo di che:
Per trasferire le impostazioni di Word la cosa è semplice: basta copiare il file Normal.dot, che è in:
C:\Document and Settings\nomeutente\Dati Applicazioni\Microsoft\Modelli
e rimetterlo nella stessa posizione. Il file contiene il glossario, le personalizzazione delle barre e le macro generali che si sono registrate.
Per trasferire le impostazioni di Excel occorrono due passaggi:
si deve copiare, nel caso della versione 2003, il file Excel11.xlb che è in C:\Document and Settings\nomeutente\Dati Applicazioni\Microsoft\Excel
e incollarlo, nel nuovo PC, nella stessa posizione.
Va poi copiata la cartella di macro personale, tipicamente il file Personal.xls, e riportata sul nuovo PC nella stessa posizione:
C:\Document and Settings\nomeutente\Dati Applicazioni\Microsoft\Excel\XLSTART
Prima di tutto bisogna avere l'accortezza di rendere visibili le cartelle, ed i file, normalmente nascosti.
Per far questo, da una qualsiasi cartella selezionare Strumenti e poi Opzioni cartella....
Si apre una finestra di dialogo a schede: si seleziona Visualizzazione. Nelle impostazioni avanzate si deve attivare il bottone Visualizza cartelle e files nascosti. Poi si può chiudere la finestra.
Dopo di che:
Per trasferire le impostazioni di Word la cosa è semplice: basta copiare il file Normal.dot, che è in:
C:\Document and Settings\nomeutente\Dati Applicazioni\Microsoft\Modelli
e rimetterlo nella stessa posizione. Il file contiene il glossario, le personalizzazione delle barre e le macro generali che si sono registrate.
Per trasferire le impostazioni di Excel occorrono due passaggi:
si deve copiare, nel caso della versione 2003, il file Excel11.xlb che è in C:\Document and Settings\nomeutente\Dati Applicazioni\Microsoft\Excel
e incollarlo, nel nuovo PC, nella stessa posizione.
Va poi copiata la cartella di macro personale, tipicamente il file Personal.xls, e riportata sul nuovo PC nella stessa posizione:
C:\Document and Settings\nomeutente\Dati Applicazioni\Microsoft\Excel\XLSTART
martedì 17 marzo 2009
Quel cane di un assistente
Mi ero dimenticato della noia che procura il cagnetto, assistente di Windows, che compare quando si effettua un Cerca, e che ho ritrovato a scodinzolarmi tra i piedi in questi giorni di reinstallazione del portatile.
Ho sempre trovato impiccione e inconcludenti le interfacce con le animazioni (a partire da Microsoft Bob, in Windows 3.1, progettato da quella Melinda che sarebbe diventata la signora Gates) e ho sempre disattivato i vari assistenti di Office, per i quali la versione 2007 ha decretato la fine che si meritavano.
Ma per toglier di mezzo il cane, bisogna farsi coraggio e usare le mani nude.
Cioè:
Da adesso in poi, la ricerca ha cambiato aspetto, riportandoci alla modalità 'classica' di Windows 2000.
Ho sempre trovato impiccione e inconcludenti le interfacce con le animazioni (a partire da Microsoft Bob, in Windows 3.1, progettato da quella Melinda che sarebbe diventata la signora Gates) e ho sempre disattivato i vari assistenti di Office, per i quali la versione 2007 ha decretato la fine che si meritavano.
Ma per toglier di mezzo il cane, bisogna farsi coraggio e usare le mani nude.
Cioè:
- Cliccare sul pulsante Start e poi scegliere Esegui.
- Nella finestra che si apre digitare Regedit nella casella Apri. Si apre l'editor del registro di sistema.
- In HKEY_CURRENT_USER portarsi nella seguente chiave del registro: HKEY_CURRENT_USER\Software\Microsoft\Windows\CurrentVersion \Explorer\CabinetState, usando il tastino (+) per espandere il dettaglio delle voci.
- Spostarsi sulla parte destra della finestra e cliccare col tasto destro del mouse in una zona vuota; selezionare la voce Nuova e poi l'opzione del sottomenu Valore Stringa.
- Dare alla stringa il nome: Use Search Asst
- Fare un doppio clic sul nome e, nella finestra che si apre, scrivere no (attenzione: minuscolo!!!) nella casella Dati valore. Confermare con Ok.
- Chiudere la finestra di Regedit.
Da adesso in poi, la ricerca ha cambiato aspetto, riportandoci alla modalità 'classica' di Windows 2000.
lunedì 16 marzo 2009
Il software che uso - 1
Per uno di quegli accidenti favorevoli che ogni tanto capitano, al rientro in ufficio venerdì mattina, dopo alcuni giorni passati a Firenze, A. mi ha detto, scherzando, che aveva saputo che avevo bisogno di un nuovo portatile.
Alla mia risposta che sì, sul mio portatile avevo qualche problema di spazio, ma che pensavo di utilizzare uno dei laptop dell'aula corsi, e che quindi non c'erano urgenze, ha insistito dicendomi che un cliente aveva ordinato un portatile, che era stato già tolto dall'imballo, ma che poi aveva deciso di non farne di niente e che il PC ci rimaneva 'in magazzino': meglio utilizzarlo internamente, e quindi metterlo a cespite, che tentare di venderlo al costo.
Naturalmente non mi sono fatto ripetere l'offerta: ho preso la scatola e, nell'arco della giornata, ho installato la RAM aggiuntiva, Windows XP, i numerosi mega di aggiornamenti Microsoft dalla rete e i vari software aziendali.
La macchina non è particolarmente brillante, la scheda grafica è poco più che sufficiente, l'antenna del WiFi ha un guadagno inferiore di almeno 10 db rispetto alla precedente, ma ha tre grossi pregi: uno schermo WIDE, un disco da 250 Gb ed il doppio di RAM: 3 Gb.
A questo punto, non mi resta che reinstallare tutto il software che c'era sull'altro portatile, e di cui mi ero già preparato una lista con Belarc Advisor, come ricordavo qualche giorno fa, e la gran mole di documenti e impedimenta varie.
Adesso, proprio mentre sto lavorando in corpore vili, ecco la sequenza del software che ho installato, in ordine puramente cronologico.
Prima di tutto, Firefox.
E' stato il mio ex collega G., di Pecorenere, a convertirmi qualche anno fa a questo browser che continuo ad usare con piacere, salvo qualche pasticcio che mi si era creato sull'ormai vecchio portatile e che mi aveva obbligato a installare, anche per certe sue caratteristiche di gestione dei social networks, Flock.
E su Firefox ho reinstallato le poche estensioni che mi si son fatte indispensabili:
- Adblock Plus, per bloccare pubblicità, pop-up e simili
- DownnThemAll, che permette di scaricare file con velocità al limite della banda di connessione
- Dizionario di Italiano, che utilizzo quando scrivo i post con TiddlyWiki
- Scrapbook per catturare pagine web
- LittleFox, che è il tema meno intrusivo che ho trovato
Poi il media Player di Video Lan (VLC, in breve), senza fronzoli, che va bene per filmati e audio, con una buona gestione di equalizzazione
Quindi, d'obbligo, il software di grafica.
Non uso strumenti impegnativi, il mio preferito è una versione free di PaintShop Pro che risale al 1997, ma che fa quello che mi serve: cattura le immagini dallo schermo, anche solo di zone, ha una raccolta sufficiente di strumenti di copia e ritocco ed ha un impareggiabile funzione di ridimensionamento la cui qualità non è raggiunta né da Shrink-O-Matic, che si tira dietro anche AIR di Adobe su cui è basato, né da VSO Image Resizer.
Va da sé che, essendo stato realizzato per processori di dodici anni fa, PSP è velocissimo (e gestisce tranquillamente gli input da scanner e fotocamere...)
Per qualcosa un po' più complesso, uso invece Paint.NET: si appoggia su .NET Framework, quindi ha una certa lentezza, ma ha due caratteristiche che me lo rendono prezioso: permette di gestire i livelli delle immagini e si possono effettuare rotazioni, ad esempio di scansioni un po' storte, con rotazioni al centesimo di grado.
A seguire ho installato alcuni vocabolari: quello di Italiano, il Devoto-Oli, e quelli di Inglese-Italiano, Italiano-Inglese e Francese-Italiano della serie Parola Viva della Garzanti, allegati anni fa a numeri del settimanale L'Espresso. Subito dopo una nuova barra degli strumenti, nella parte superiore del video, che ospita appunto i link ai vocabolari e ai dischi, locali, di rete o removibili, che uso. Ho imparato ad assegnare ai dischi USB esterni e alle chiavette dei nomi di lettera fissi, così che me li ritrovo sempre con lo stesso nome (e con la stessa icona...) su tutti i portatili che uso (che poi, a pensarci bene, sono almeno quattro, no, cinque con il netbook).
Poi ho installato CutePDF Writer, che scarica anche una versione light di GhostScript, per poter effettuare, da qualsiasi applicazione, una stampa in PDF.
Per rileggere i file PDF uso PDF Xchange viewer, che mi piace, appena un po', di più di Foxit Reader. SumatraPDF è invece il lettore di PDF light che uso in qualche mia applicazione software.
Segue...
Alla mia risposta che sì, sul mio portatile avevo qualche problema di spazio, ma che pensavo di utilizzare uno dei laptop dell'aula corsi, e che quindi non c'erano urgenze, ha insistito dicendomi che un cliente aveva ordinato un portatile, che era stato già tolto dall'imballo, ma che poi aveva deciso di non farne di niente e che il PC ci rimaneva 'in magazzino': meglio utilizzarlo internamente, e quindi metterlo a cespite, che tentare di venderlo al costo.
Naturalmente non mi sono fatto ripetere l'offerta: ho preso la scatola e, nell'arco della giornata, ho installato la RAM aggiuntiva, Windows XP, i numerosi mega di aggiornamenti Microsoft dalla rete e i vari software aziendali.
La macchina non è particolarmente brillante, la scheda grafica è poco più che sufficiente, l'antenna del WiFi ha un guadagno inferiore di almeno 10 db rispetto alla precedente, ma ha tre grossi pregi: uno schermo WIDE, un disco da 250 Gb ed il doppio di RAM: 3 Gb.
A questo punto, non mi resta che reinstallare tutto il software che c'era sull'altro portatile, e di cui mi ero già preparato una lista con Belarc Advisor, come ricordavo qualche giorno fa, e la gran mole di documenti e impedimenta varie.
Adesso, proprio mentre sto lavorando in corpore vili, ecco la sequenza del software che ho installato, in ordine puramente cronologico.
Prima di tutto, Firefox.
E' stato il mio ex collega G., di Pecorenere, a convertirmi qualche anno fa a questo browser che continuo ad usare con piacere, salvo qualche pasticcio che mi si era creato sull'ormai vecchio portatile e che mi aveva obbligato a installare, anche per certe sue caratteristiche di gestione dei social networks, Flock.
E su Firefox ho reinstallato le poche estensioni che mi si son fatte indispensabili:
- Adblock Plus, per bloccare pubblicità, pop-up e simili
- DownnThemAll, che permette di scaricare file con velocità al limite della banda di connessione
- Dizionario di Italiano, che utilizzo quando scrivo i post con TiddlyWiki
- Scrapbook per catturare pagine web
- LittleFox, che è il tema meno intrusivo che ho trovato
Poi il media Player di Video Lan (VLC, in breve), senza fronzoli, che va bene per filmati e audio, con una buona gestione di equalizzazione
Quindi, d'obbligo, il software di grafica.
Non uso strumenti impegnativi, il mio preferito è una versione free di PaintShop Pro che risale al 1997, ma che fa quello che mi serve: cattura le immagini dallo schermo, anche solo di zone, ha una raccolta sufficiente di strumenti di copia e ritocco ed ha un impareggiabile funzione di ridimensionamento la cui qualità non è raggiunta né da Shrink-O-Matic, che si tira dietro anche AIR di Adobe su cui è basato, né da VSO Image Resizer.
Va da sé che, essendo stato realizzato per processori di dodici anni fa, PSP è velocissimo (e gestisce tranquillamente gli input da scanner e fotocamere...)
Per qualcosa un po' più complesso, uso invece Paint.NET: si appoggia su .NET Framework, quindi ha una certa lentezza, ma ha due caratteristiche che me lo rendono prezioso: permette di gestire i livelli delle immagini e si possono effettuare rotazioni, ad esempio di scansioni un po' storte, con rotazioni al centesimo di grado.
A seguire ho installato alcuni vocabolari: quello di Italiano, il Devoto-Oli, e quelli di Inglese-Italiano, Italiano-Inglese e Francese-Italiano della serie Parola Viva della Garzanti, allegati anni fa a numeri del settimanale L'Espresso. Subito dopo una nuova barra degli strumenti, nella parte superiore del video, che ospita appunto i link ai vocabolari e ai dischi, locali, di rete o removibili, che uso. Ho imparato ad assegnare ai dischi USB esterni e alle chiavette dei nomi di lettera fissi, così che me li ritrovo sempre con lo stesso nome (e con la stessa icona...) su tutti i portatili che uso (che poi, a pensarci bene, sono almeno quattro, no, cinque con il netbook).
Poi ho installato CutePDF Writer, che scarica anche una versione light di GhostScript, per poter effettuare, da qualsiasi applicazione, una stampa in PDF.
Per rileggere i file PDF uso PDF Xchange viewer, che mi piace, appena un po', di più di Foxit Reader. SumatraPDF è invece il lettore di PDF light che uso in qualche mia applicazione software.
Segue...
venerdì 13 marzo 2009
La China aiuta il Tibet
"Grazie all'alta attenzione e agli enormi investimenti del governo cinese, la cultura etnica del Tibet ha ottenuto una tutela e sviluppo senza precedenti."
La splendida notizia è oggi sul sito di Radio Cina Internazionale.
ROTFL.
La splendida notizia è oggi sul sito di Radio Cina Internazionale.
ROTFL.
giovedì 12 marzo 2009
Diritto di voto
L'idea, Presidente, non è nuova, ed è uscita dalla penna di quel gran contastorie di Isaac Asimov.
Il raccontino, Franchise (Diritto di voto), fu pubblicato nel 1955 e narra di un futuro in cui il Multivac, un mega 'Cervello Elettronico', come venivano chiamati allora, era in grado di identificare, ogni turno di elezioni presidenziali, un unico cittadino americano che avrebbe consentito di eleggere il Presidente degli Stati Uniti.
Attraverso una dettagliata analisi statistica della popolazione, il prescelto sarebbe stato sottoposto, da parte del Multivac, ad una serie di domande e le risposte date avrebbero indicato, senza possibilità di errore, chi doveva essere il nuovo Presidente.
Questa modalità di voto avrebbe fatto risparmiare milioni e milioni di dollari di campagne elettorali, non sarebbe stato soggetto a brogli, ma sottoposto solo alla matematica mente di un computer e non sarebbe stato contestato da nessuno.
In fondo, dice Asimov (ma ironicamente!), che ce ne facciamo della democrazia? Sembra che qualcun altro avanzi le stesse considerazioni; quelli di Asimov, però, erano solo raccontini, pagati qualche centesimo a parola.
-
Aggiornamento del 01/04/13
Il racconto di Asimov è online QUI, alla fine del post.
Il raccontino, Franchise (Diritto di voto), fu pubblicato nel 1955 e narra di un futuro in cui il Multivac, un mega 'Cervello Elettronico', come venivano chiamati allora, era in grado di identificare, ogni turno di elezioni presidenziali, un unico cittadino americano che avrebbe consentito di eleggere il Presidente degli Stati Uniti.
Attraverso una dettagliata analisi statistica della popolazione, il prescelto sarebbe stato sottoposto, da parte del Multivac, ad una serie di domande e le risposte date avrebbero indicato, senza possibilità di errore, chi doveva essere il nuovo Presidente.
Questa modalità di voto avrebbe fatto risparmiare milioni e milioni di dollari di campagne elettorali, non sarebbe stato soggetto a brogli, ma sottoposto solo alla matematica mente di un computer e non sarebbe stato contestato da nessuno.
In fondo, dice Asimov (ma ironicamente!), che ce ne facciamo della democrazia? Sembra che qualcun altro avanzi le stesse considerazioni; quelli di Asimov, però, erano solo raccontini, pagati qualche centesimo a parola.
-
Aggiornamento del 01/04/13
Il racconto di Asimov è online QUI, alla fine del post.
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mercoledì 11 marzo 2009
martedì 10 marzo 2009
lunedì 9 marzo 2009
Il nuovo IBM
"Ciao ragazzi" fa G., entrando nel cubicolo dove lavoriamo io e O. "Ciao, come va, come vanno le vendite?" gli rispondo. Bassotto, più grasso di quanto dovrebbe, capelli e barba corta di un castano chiaro, occhi celesti e l'espressione comunicativa ed estroversa del meridionale, ha scritto in faccia la voglia di raccontarci qualcosa che gli è appena capitato.
"Bene, ne ho fatta una adesso veramente spettacolare!"
"Racconta". Si mette a sedere e dà la via, compiaciuto, al suo racconto.
"M. mi aveva passato la segnalazione di una ditta che fa mobili e stamani sono andato dal direttore. Voglio un computer, mi fa, un modello nuovo.
Cosa deve farci, ha una contabilità, deve collegarlo in rete...? Io comincio con le solite domande.
No no, fa lui, i programmi non mi servono, non penso neppure di accenderlo.
E allora? A che le serve? gli chiedo, un po' perplesso. Ma che strano personaggio mi ha raccomandato M. ?
Sa, si vedono sempre più spesso computer sulle scrivanie, mi fa lui, e io non ce l'ho. Fa una certa impressione, ad un cliente, vedere che si ha un computer sulla scrivania, specie se è di marca ed è l'ultimo modello. A me serve per questo.
Gli nascondo la mia meraviglia e parlo dell'ultimissimo modello dell'IBM, il PS/2 30, appena uscito. Magari con un bel video a colori... aggiungo
Mi chiede quanto costa, gli dico il prezzo di listino; gli sta bene e mi firma subito l'ordine!
Ragazzi, che storia, la vendita più facile che ho mai fatto, e a listino, poi!!"
Gongola, felice di quell'incidente, che gli ha alzato un po' la media della marginalità del mese.
Noi facciamo qualche commento di rito, qualche battuta, ma quasi non ci ascolta; esce dalla nostra stanza e si avvia per il corridoio; dalle pareti vetrate lo vediamo fermarsi due cubicoli più giù, bussare alla porta. Sicuramente deve fare di nuovo il suo racconto: tra breve lo avrà detto a tutta l'Azienda.
domenica 8 marzo 2009
Ancora ex libris
Ierisera hanno telefonato dalla tipografia: gli ex libris sono pronti.
Ho avvertito mia moglie ed ho scoperto che si è fatta stampare solo i suoi!
Ho ritrovato le mie matrici e l'ho incaricata di far stampare anche i miei, sperando che la stamperia non chiuda nel frattempo.
Ho avvertito mia moglie ed ho scoperto che si è fatta stampare solo i suoi!
Ho ritrovato le mie matrici e l'ho incaricata di far stampare anche i miei, sperando che la stamperia non chiuda nel frattempo.
venerdì 6 marzo 2009
Grazie, ANAS
Pendolare tra Siena e Firenze, questa settimana.
Stamani, leggermente in ritardo, imbocco al solito l'entrata della superstrada (si fa per dire!) Siena-Firenze a Siena Nord.
Arrivato alla biforcazione che smista il traffico verso Firenze o verso Grosseto, grandi cartelli e transenne bloccano il percorso verso Firenze, indirizzando obbligatoriamente verso Grosseto.
L'ANAS, che tanta cura ha avuto nel mettere decine di nuovi cartelli col suo logo lungo tutto il percorso stradale, non si è curata minimamente di avvertire del blocco con delle indicazione all'altezza degli incroci che portano alla 'bretella'.
Allora, eccoci tutti ad andar verso Grosseto, prendere poi la prima uscita utile e reimmetterci, in senso contrario, sulla Siena-Firenze; questo facendo una decina di chilomentri in più e perdendo una decina di minuti.
Dieci minuti sembrano pochi, ma sono significativi per trovarsi, oppure no, in coda all'ingresso di Firenze e per poter trovare un parcheggio vicino al luogo di destinazione, o trovarlo ad un chilometro di distanza.
Al rientro, nel pomeriggio verso le quindici, la situazione era ancora la stessa: l'ANAS non si era ancora degnata di segnalare con cento metri di anticipo, quanto basterebbe, l'inconveniente.
Lavorare avendo in mente gli utenti, qualsiasi lavoro si faccia e di qualunque categoria siano gli utenti, è sempre di più un optional, specie se si tratta di grandi aziende e se gli utenti sono un vasto e anonimo gruppo di poveracci che, al massimo, possono mugugnare su un blog.
Stamani, leggermente in ritardo, imbocco al solito l'entrata della superstrada (si fa per dire!) Siena-Firenze a Siena Nord.
Arrivato alla biforcazione che smista il traffico verso Firenze o verso Grosseto, grandi cartelli e transenne bloccano il percorso verso Firenze, indirizzando obbligatoriamente verso Grosseto.
L'ANAS, che tanta cura ha avuto nel mettere decine di nuovi cartelli col suo logo lungo tutto il percorso stradale, non si è curata minimamente di avvertire del blocco con delle indicazione all'altezza degli incroci che portano alla 'bretella'.
Allora, eccoci tutti ad andar verso Grosseto, prendere poi la prima uscita utile e reimmetterci, in senso contrario, sulla Siena-Firenze; questo facendo una decina di chilomentri in più e perdendo una decina di minuti.
Dieci minuti sembrano pochi, ma sono significativi per trovarsi, oppure no, in coda all'ingresso di Firenze e per poter trovare un parcheggio vicino al luogo di destinazione, o trovarlo ad un chilometro di distanza.
Al rientro, nel pomeriggio verso le quindici, la situazione era ancora la stessa: l'ANAS non si era ancora degnata di segnalare con cento metri di anticipo, quanto basterebbe, l'inconveniente.
Lavorare avendo in mente gli utenti, qualsiasi lavoro si faccia e di qualunque categoria siano gli utenti, è sempre di più un optional, specie se si tratta di grandi aziende e se gli utenti sono un vasto e anonimo gruppo di poveracci che, al massimo, possono mugugnare su un blog.
giovedì 5 marzo 2009
Bando alla fuffa
Come è andata?" chiedo ad A., al rientro da una visita da un cliente prospect. "Mah - dice lui - è stato un incontro lungo, ma tanta fuffa e basta" e lo dice non con il tono compiaciuto che potrebbe avere un commerciale, contento di aver avvolto il cliente col suo profluvio di parole, ma con l'atteggiamento dispiaciuto del tecnico, evidentemente costretto a parlare in un linguaggio fumoso e generico, non trovando l'interlocutore all'altezza di una discussione alla pari.
Fuffa è un termine, sicuramente non toscano, che indica cose inutili e polverose, come quelle che si accumulano sotto letti e divani e si trasformano in lanugine al passaggio di una scopa.
E la fuffa, se si può, va evitata.
Mi è venuta l'associazione di idee leggendo, ieri, un post dal blog di if:book l'istituto per il futuro del libro, una fondazione americana che analizza appunto cosa succede alle informazioni nel passaggio dalla fruizione cartacea a quella elettronica su web.
Nel post si parla di un software realizzato da Arc90, Readability, che, aggiunto a mo' di sito preferito nella barra di un browser, si può attivare quando si visita una pagina in cui il contenuto che ci interessa è circondato da cruft, che mi piace tradurre appunto con fuffa: la fuffa scompare e viene posto in bella evidenza il solo testo che si legge.
Il software è in fase di prova, e dubito che possa essere usato indistintamente per ogni sito ma, dove funziona, fa un bel lavoro.
Un esempio: sopra la pagina originale di un blog, sotto la stessa pagina dopo esser passata da Readability
Fuffa è un termine, sicuramente non toscano, che indica cose inutili e polverose, come quelle che si accumulano sotto letti e divani e si trasformano in lanugine al passaggio di una scopa.
E la fuffa, se si può, va evitata.
Mi è venuta l'associazione di idee leggendo, ieri, un post dal blog di if:book l'istituto per il futuro del libro, una fondazione americana che analizza appunto cosa succede alle informazioni nel passaggio dalla fruizione cartacea a quella elettronica su web.
Nel post si parla di un software realizzato da Arc90, Readability, che, aggiunto a mo' di sito preferito nella barra di un browser, si può attivare quando si visita una pagina in cui il contenuto che ci interessa è circondato da cruft, che mi piace tradurre appunto con fuffa: la fuffa scompare e viene posto in bella evidenza il solo testo che si legge.
Il software è in fase di prova, e dubito che possa essere usato indistintamente per ogni sito ma, dove funziona, fa un bel lavoro.
Un esempio: sopra la pagina originale di un blog, sotto la stessa pagina dopo esser passata da Readability
martedì 3 marzo 2009
domenica 1 marzo 2009
In memoria di Paolo Maffei
Santi e comunisti
Il Presidente della Repubblica Italiana, l'ex comunista Napolitano, ha donato al Presidente di uno stato ex comunista, il russo Medvedev, le chiavi di una chiesa, quella ortodossa russa di Bari dedicata a San Nicola.
L'Unità riferisce che "il presidente russo Dmitri Medvedev e la moglie Svetlana si sono inginocchiati in un momento di raccoglimento dinanzi all'altare".
Nulla si dice di cosa abbiano fatto il Presidente italiano Giorgio Napolitano e la moglie Clio.
L'Unità riferisce che "il presidente russo Dmitri Medvedev e la moglie Svetlana si sono inginocchiati in un momento di raccoglimento dinanzi all'altare".
Nulla si dice di cosa abbiano fatto il Presidente italiano Giorgio Napolitano e la moglie Clio.
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