mercoledì 16 giugno 2010

Cocaina!

La cena mi è stata guastata, poco fa, da una notizia data da un TG: un deputato (o un senatore) avrebbe chiesto alla propria segreteria di mandare l'auto blu a comprargli un po' di cocaina, ché ne aveva finita la scorta. La notizia ha dell'incredibile: ma pensate davvero che un senatore (o deputato) che magari io stesso ho votato (anche se le preferenze, grazie a dio, ci pensa qualcun altro a darle), sia un essere così vizioso?
Gli uomini e le donne che ci rappresentano sono come noi: onesti, probi, corretti, giusti, saggi, previdenti, ottimi padri di famiglia.
Non bevono, non fumano, non frequentano prostitute né transessuali, non parcheggiano in divieto di sosta o in terza fila, non mandano le domestiche a far la spesa con l'auto di servizio, compilano la dichiarazione dei redditi segnando fino all'ultimo dei centesimi duramente sudati, vanno in chiesa, non bestemmiano, non si fanno corrompere e sono ottimi padri e madri, mariti e mogli. Proprio come noi, che per tutti questi motivi li abbiamo eletti!

Vi dico io come sono andate sicuramente le cose: il deputato (o senatore) ha telefonato alla propria segreteria perché acquistasse la solita dose di coccoina, quella aromatica sostanza collosa che gli serviva, che so, per chiudere le buste delle proprie lettere o doveva essere utilizzata dal figlio o dal nipotino per attaccare sull'album della collezione le figurine appena comperate.
Ecco, deve essere andata proprio così, coccoina, non cocaina e il solito trascrittore di intercettazioni, incolto e magari un po' sordo, avrà dattiloscritto, inopinatamente, una cosa per un'altra. Basta così poco per diffamare un brav'uomo: ci vorrebbe un po' più di attenzione nel riferire le intercettazioni notizie.


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