Il Santo parla spesso del Monte dei Paschi di Siena; qualche volta non passa giorno che non ne citi un accadimento saliente, uno scivolone dei suoi rappresentanti o l'inopportuna fiducia che la Banca pone nei suoi organi e nei suoi uomini.
Il ripetere così spesso questi temi rischia talvolta l'effetto opposto: invece di accendere una civile e consapevole reazione, l'accumulo di dati e giudizi, sempre di uno stesso segno, crea un effetto comico, di cui, appunto, la ripetizione eccessiva è uno dei tanti classici strumenti generatori.
Con questo non voglio dire affatto che non siano benvenuti i suoi interventi, anzi, li leggo sempre con piacere ... e gran sofferenza di fegato.
Io, invece, della Banca cittadina parlo solo quando mi crea dei problemi; a ben vedere questo accade tutte le volte che ho bisogno di qualche suo servizio: pensate, sono cliente da ben quarantasette anni, dovrebbero farmi sedere in un qualche scranno di potere almeno honoris causa, invece ...
Stamani dovevo effettuare un pagamento, una piccola somma, ma non così piccola da trovarmela nel porta-banconote che, d'abitudine, tengo in tasca. Vado nella 'mia' filiale, la sede centrale di Siena di uno dei primi gruppi bancari italiani, ed il giovane cassiere mi dice: "Niente da fare, il cervellone (sic!) non funziona. Non si possono fare pagamenti." E aggiunge, cortese, come chi la sa lunga: "E probabilmente non funzionerà neppure domani."
Resto basito. Ma come, quello che è uno dei più grandi gruppi bancari italiani ha un sistema informativo che fa le bizze o si blocca? Ma scherziamo? Mica sono correntista del Banco di Monte Piffero di Sotto, io. Io sono un correntista del MONTE DEI PASCHI DI SIENA, che diamine!
Non si potrebbe, in casi simili, andare a cercare qualcuno di quei buoni frati che, in quel medioevo che tanto si respira ancora qui, teneva i conti dei Banchi?
Perché non armarsi di un bel libro in carta pecora, tipo quelli di Biccherna, dove vergare, con penna d'oca e inchiostro di fuliggine, che il Messer Tal dei Tali deve alla Impresa di Messer Caio una certa somma e che ha pagato al Banco, fede facendo la firma del saggio frate?
E cosa succederà durante queste notti a tutti quei numeretti lasciati soli in fredde e non più funzionanti memorie magnetiche? Ci sarà ancora il mio conto, domani mattina? E la mia rata di mutuo, di quanto sarà variata a causa delle bizze di un 'cervellone'? I sistemi di backup funzioneranno o, come successe anni fa, dovrò perdere giornate intere per farmi riaccreditare dei soldi scomparsi nel nulla, durante una 'avaria informatica'?
Sconcertante, semplicemente sconcertante.
Purtroppo bisogna aspettare che passi la settimana: qui da noi, nella Repubblica di Siena, adesso si parla solo di Palio e la gente per qualche giorno non ha altro per la testa.
Poi tornerò alla Sede centrale e chiuderò il mio conto corrente. E' ora, lo avete intuito?, di aprire un rapporto con il Banco di Monte Piffero di Sotto.
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