Mi hanno raccontato che stamani, al mercato settimanale eccezionalmente esteso a tutto il giorno, ci sono stati numerosi assembramenti, qualche tafferuglio e, addirittura, l'intervento della Polizia.
Sembra che tutto sia iniziato quando si sono formati alcuni assembramenti di persone, all'interno delle vie occupate dai venditori coi loro banchetti, che hanno causato il blocco del normale flusso dei danarosi acquirenti del periodo natalizio. Qua e là si sono infatti creati gruppetti di casalinghe per discutere se e come raggiungere "l'obiettivo strategico sul quale un’intera comunità attende risposte chiare e concrete da troppo tempo, il trasferimento della Pinacoteca Nazionale" all'interno della struttura del Santa Maria della Scala. Vedi QUI.
Sembra che tutto sia iniziato quando si sono formati alcuni assembramenti di persone, all'interno delle vie occupate dai venditori coi loro banchetti, che hanno causato il blocco del normale flusso dei danarosi acquirenti del periodo natalizio. Qua e là si sono infatti creati gruppetti di casalinghe per discutere se e come raggiungere "l'obiettivo strategico sul quale un’intera comunità attende risposte chiare e concrete da troppo tempo, il trasferimento della Pinacoteca Nazionale" all'interno della struttura del Santa Maria della Scala. Vedi QUI.
I pensionati, ben pasciuti e perdigiorno come sempre, ultimi beneficiari di una rendita economica a vita, da parte loro non potevano perdersi la possibilità di spettegolare alle spalle "di quelli che decidono", creando noduli di aggregazione impazziti e insuperabili, che impedivano l'usuale scorrimento dei clienti.
Tenuti da parte dalla comunità senese, che proprio non vuol saperne di loro, capannelli di venditori abusivi, coi loro borsoni e i tappeti da esposizione vistosamente chiusi, si andavano interrogando, poco distante, tra le vie del mercato e il ghiaino della Piazza della Lizza: perché ancora questo obiettivo strategico non è stato raggiunto? chi rema contro? è un problema razziale, politico, religioso o culturale?
Badanti non italiche in libera uscita, qualcuna con la sporta già piena ma le più ancora in attesa di fare quegli acquisti per cui avevano lasciato casa di prima mattina, hanno invece occupato le vicine panchine, parlando fitto fitto nel loro oscuro idioma; il passante più attento avrà però sicuramento riconosciuto le parole che ricorrevano più spesso: muzey, Shkala Santa-Mariya.
I proprietari dei banchetti, spazientiti prima, arrabbiati poi e alla fine inferociti per quello che stava accadendo (che rischiava di pregiudicare l'incasso della grassa giornata) e poco interessati al tema culturale, forse perché in molti casi di provenienza extra moenia, hanno deciso di chiamare i Vigili Urbani per sciogliere gli assembramenti e ricondurre la folla all'ordinario flusso consumatorio.
Ma le casalinghe hanno fatto sentire, sbraitando, le loro ragioni ai Vigili sopraggiunti; i pensionati li hanno coperti di contumelie; le badanti li hanno aspramente apostrofati nel loro idioma, gridando loro "politsiya svyney"; i venditori abusivi hanno reagito con un'aggressione fisica a stento arginata dall'arrivo di ulteriori uomini delle Forze dell'Ordine, accorsi in difesa e aiuto dei colleghi che si trovavano prossimi a una mala parata. Dopo un paio di ore, mi riferiscono, la normalità è stata, fortunatamente, ripristinata.
L'atmosfera di gioia delle feste, di queste serene, pacifiche e magiche giornate, è però irrimediabilmente avvelenata, non ce lo possiamo nascondere, dal mancato raggiungimento dell'obiettivo strategico che, ne siamo certi, sarà ben presente nel cuore e sulle labbra di tutti gli oranti anche durante la Santa Messa della Notte di Natale.
Naturalmente, per mia traquillità e per vostra informazione, aggiungo che non ho potuto verificare queste notizie che, come dicevo all'inizio, mi sono state riferite...
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