venerdì 30 agosto 2013

Mezzo secolo di musicassette

Philips Compact Cassette
Philips Compact Cassette
Quando la Philips presentò le Compact Cassette™, al Berlin Radio Show il 30 Agosto del 1963, pensava di poter conquistare il mercato delle registrazioni vocali: finalmente era stata creata una struttura compatta, con una bobina protetta da un carter di plastica, pronta all'uso, facile da maneggiare e da sostituire.
L'idea era quella di impadronirsi del mondo dei dittafoni. Invece....

Dittafono Messenger della Lanier
Dittafono Lanier con 4 compact cassette (da una pubblicità del 1983)
Invece era stato inventato un nuovo medium, portatile, economico e robusto che invase rapidamente il mondo come supporto per la riproduzione della musica, una alternativa a buon mercato ai Long Playing di vinile.




I transistor dettero una mano eccezionale a ridurre l'ingombro dell'elettronica e si diffusero così i primi apparecchi (lettori e registratori) portatili. La qualità del suono era di gran lunga inferiore a quella che si poteva ascoltare con un giradischi collegato a un impianto stereo e a delle buone casse, ma tutti poterono ad un certo punto acquistare musicassette o nastri 'vergini' da incidere con l'LP che l'amico, più danaroso, aveva appena comprato; ne esistevano di diverse taglie: da 30, 60, 90, 120 minuti di registrazione.


La pirateria (audio) nasce con le compact cassette: si registravano LP, concerti, brani trasmessi alla radio; l'ascolto della musica, negli anni '70, si diffonde enormemente grazie a questa semplice tecnologia meccanica. Le autoradio si dotano di mangia-cassette e ascoltare musica in auto diventa alla portata di tutti; non c'era poi adolescente che non sognasse di possedere (o di usare) un'auto con i sedili ribaltabili (ehm...) con una buona dotazione di cassette di musica d'ambiente.

Registratore Philips a cassette
Registratore mono Philips, fine anni '60
Per registrare le lezioni dei proff. 

ma anche gli interventi e i dibattiti in assemblea!
[Image Credits: RétroScan]
Accanto ai gioiellini giapponesi, i famosi walkman della Sony, tutti le multinazionali dell'elettronica si misero a fare lettori di musicassette, più o meno economici. Il mercato ne fu invaso; i cassetti portaoggetti delle auto erano pieni di cassette e si riempivano appositi contenitori per portarsele al mare; si andava ai concerti nella speranza di riuscire a registrare un bootleg personalizzatissimo.
Poi comparvero i Compact Disc; dopo poco, i masterizzatori da collegare ai PC: le compact cassette avrebbero dovuto chiudere la loro esistenza, sepolte dalla nuova tecnologia; la loro produzione infatti andò giù a picco.

La musicassetta invece è ancora viva: i supermercati hanno ripreso a venderle, in America stanno diventando un oggetto cult per farsi delle compilation personalizzate da regalare agli amici. (il 25% delle auto USA ha installato un mangiacassette, leggo su  Gizmodo).

Riascoltare una cassetta con Giant Steps e A Love Supreme di Coltrane, registrato da un LP di un amico jazzista 35 anni fa (più o meno), fa ancora piacere, vi assicuro!

John Coltrane, Giant Steps e A Love Supreme
John Coltrane, Giant Steps e A Love Supreme
P.S.: ma i CD tra 30 anni li potremo ascoltare ancora? Saranno ancora leggibili (be', soprattutto, avremo ancora la tecnologia per leggerli?)

Le immagini senza credits sono del sottoscritto.

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