Padre Tommaso Vincenzo Pani, Della punizione degli Eretici e del Tribunale della S. Inquisizione (1795)
In 61 lettere (capitoli) il buon Padre svolge una dettagliata esamina delle casistiche per cui un Eretico vada sempre trattato come tale e chi si cura del bene pubblico debba fare tutto il possibile per estirparne la mala radice dalla Comunità.
Evidenzio, per aiutarvi, i capitoli più significativi su cui soffermare la lettura e la meditazione.
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LETTERA I.
Importanza dell'argomento, e breve critica di alcuni libri, che disapprovano la punizione degli Eretici ed il tribunale del S. Officio.
LETTERA IV.
L'Eretico riesce assai pernicioso alla religiosa società de' Fedeli.
LETTERA V.
L'Eretico disturba assaissimo anche la civile società.
LETTERA VI.
II delitto d'eresia merita severo castigo.
LETTERA VII.
Sono insussistenti e debolissimi i motivi che si adducono dai novatori per preservare gli Eretici da ogni reato e gastigo.
LETTERA VIII.
Continuazione dello stesso argomento, e vanità d'altre scuse e pretesti che vengono addotti per sostenere l'impunità degli Eretici.
LETTERA XIII.
Anche la pena di morte è opportuna e giusta allorchè trattasi di Eretici impenitenti.
LETTERA XIV.
Anche dopo morte gli Eretici formali possono essere condannati senz'ingiustizia.
LETTERA XVIII.
Il castigare gli Eretici non pregiudica alla mansuetudine, che conviene alla Chiesa.
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Il libro si può scaricare, gratuitamente e in diversi formati, da questa pagina del sito LiberLiber.
Nota: quanto riportato nella:
LETTERA X.
Si danno alcuni casi, nei quali gli Eretici possono essere tollerati ragionevolmente.
può, con tutta sincerità, essere assolutamente saltato per non farsi fuorviare da un debolissimo punto di vista buonistico.
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