domenica 28 novembre 2010

Siena e il calcio


Dovevo andare in centro a prendere mia moglie all'uscita da lavoro, ieri verso le quattordici.
Orario non di punta, sabato pomeriggio: in dieci minuti o poco più arrivo a destinazione, penso.
Giunto a un chilometro di distanza dal luogo dell'appuntamento, uno sbarramento stradale presidiato da vigili urbani impedisce di proseguire: c'è una qualche partita di calcio, l'area è off-limits. Io e tanti altri siamo costretti a tornarcene sui nostri passi e rivedere, alla meglio, i nostri piani.
Che la mia miopia stia peggiorando sempre di più? Anche quest'oggi non ho visto cartelli o indicazioni stradali che mi mettessero sull'avviso di questo intoppo. Sicuramente deve essere colpa mia la mancanza di informazione sulla vita della città perché non sono amante degli sport e men che meno del calcio.
La sensazione è sempre quella, frustrante, che si venga trattati da sudditi del contado. E non mi si dica che è un problema politico e che tra breve ci saranno le elezioni amministrative etc.; no, è un problema di cattiva gestione e di mancanza di rispetto.

Sì, è Siena

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