Domenica mattinata passata davanti alla TV, su vari canali, curioso di vedere la Sagrada Familia e la consacrazione fatta dal Papa.
Curioso per la parte architettonica, mostrata con gran dovizia da telecamere montate nei punti più impensabili del gigantesco e affascinante castello di sabbia cesellato sino all'esasperazione; curioso come un giapponese per l'antica cerimonia rituale, mai vista neppure in TV.
Una scenografia impressionante, sotto una luce abbondantissima che penetra nel luogo di culto da ogni dove, centinaia di prelati in paramenti bianco e oro che mostrano tutta la gloria della Chiesa.
E dopo l'unzione con l'olio benedetto dell'altare e delle pareti della basilica, ecco arrivare, umili e silenziose, quattro suore nere che, come in qualsiasi famiglia che si rispetti, mentre gli uomini se ne stanno comodamente seduti, devono pulire l'altare stesso ed anche per terra, sotto lo sguardo attento del Santo Padre.
Donne piegate al caratteristico ruolo a loro destinato e alla considerazione che la religione cattolica (e non solo quella...) ha sempre avuto per questi esseri inferiori ed impuri.
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