E' l'ora del tè (o preferite tea-time?); il mio è in infusione nella teiera e sono già pronte le tazzine e il mezzo limone da spremere allo scadere dei cinque minuti regolamentari, quando toglierò la bustina.
Già, perché il tè ormai viene consumato solo in bustina, non più sfuso in classici contenitori di metallo da cui dosarne opportunamente la quantità secondo le tazze da servire (oltre ad un cucchiaino 'per la teiera', s'intende) o direttamente nella teiera o in sfiziosi contenitori di metallo da lasciare penduli nell'acqua caldissima, ma non bollente.
Il 'sacchetto del tè' è una tradizione ormai secolare, come potete leggere in quest'articolo del Times on-line e in realtà, come si può vedere dall'immagine, non è neppure propriamente un sacchetto, ma un tubicino di tessuto-non tessuto piegato ad arte e riempito delle foglioline essiccate della piantina esotica.
Joseph Tetley and Co., il più grande produttore di bustine, che dal 2000 fa parte dell'indiana Tata Group, ne sforna 200 milioni di pezzi a settimana, dice ancora l'articolo citato.
Una volta tolte dall'infusione ed opportunamente strizzati, i sacchetti finiscono nella pattumiera.
Ma non sempre e non tutti.
C'è chi li usa come ammendante del terreno, chi invece li riutilizza immergendoli all'acqua del lavaggio dei capelli per dar loro una tonalità rossa; qualcuno li inserisce all'interno dei vasi da fiori, mettendoli sul fondo, sopra il foro di drenaggio, perché, gonfiandosi con l'acqua, fungono molto bene da filtro. Altri pensano che, lasciati in ammollo con piatti o pentole particolarmente sporchi di grasso, possano servire con la loro acidità da ottimo detergente naturale.
Qualcuno addirittura li usa come semenzaio per far germogliare nuove piantine.
Devo dire che mi sembrano tutte grandi idee.
Io, più banalmente, li ho usati, in parte, per fare dei segnalibri, staccando le etichette e le cordine che li tengono e ritagliando opportunamente una parte della confezione e plastificando poi il tutto.
Questi sono i miei primi prototipi.
Ora scappo, il timer ha suonato, e ho certi biscottini rustici al limone che non vedo l'ora di assaggiare....
anche se non sarebbe l'ora canonica il post me lo impone, torno tra 10 minuti.
RispondiEliminaNon ti preoccupare: io e le mie scempiaggini aspettiamo, siamo sempre qui...
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