Forza, in fondo si tratta di pochi secondi: mettete un segnetto su un pezzo di carta e tornate subito a casa!
venerdì 26 marzo 2010
mercoledì 24 marzo 2010
Google China
La nuova Home page di Google Hong Kong:
Qui cosa dice ufficialmente Google nel sito delle "Unofficial news and tips about Google".
Qui cosa dice ufficialmente Google nel sito delle "Unofficial news and tips about Google".
martedì 23 marzo 2010
E' morta Laura Storm
==
Aggiornamento del 20/10/2012
Ci sono online, su YouTube, due delle puntate complete dello sceneggiato andato in onda nel 1965.
QUI e QUI, per la precisione la prima e la quarta della prima serie.
L'articolo dedicato a "Le avventure di Laura Storm" da Wikipedia è QUI.
lunedì 22 marzo 2010
Chinesi (immi)grati a Prato
Allora c'è del marcio in Danimarca?
Mi aggiorna RTV38, in queste sere, che a Prato hanno arrestato due cittadini chinesi, due carabinieri del NAS e quattro poliziotti, tra cui il vicequestore aggiunto, in relazione a rilasci di permessi di soggiorno e ad altri atti di favoreggiamento in favore di cittadini della China presenti sul suolo provinciale.
Non sarà mica vero!
[Qui ne parla la cronaca locale de La Nazione.]
Mi aggiorna RTV38, in queste sere, che a Prato hanno arrestato due cittadini chinesi, due carabinieri del NAS e quattro poliziotti, tra cui il vicequestore aggiunto, in relazione a rilasci di permessi di soggiorno e ad altri atti di favoreggiamento in favore di cittadini della China presenti sul suolo provinciale.
Non sarà mica vero!
[Qui ne parla la cronaca locale de La Nazione.]
venerdì 19 marzo 2010
Incentivi del Governo
Io con i nuovi incentivi del governo mi comprerò una gru a ponte: volete mettere la comodità di portarsi la spesa a casa direttamente dalla finestra di cucina?
Ancora una escort
Prima che lo scopriate da una intercettazione telefonica: anche io ho avuto, per anni, una Escort. (Sì, mia moglie ne era a conoscenza...).
I Chinesi e l'economia - 2
Questa notizia l'hanno trasmessa al TG di RTV38, una emittente locale toscana:
Durante dei controlli effettuati ieri a Prato dalla Guardia di Finanza, sono stati sequestrati 6.300 km di tessuto (diconsi: seimilatrecento chilometri. Quanti milioni di metri quadri saranno?) e alcuni milioni di abiti.
Un imprenditore chinese è stato denunciato; il tessuto non aveva indicazioni di provenienza e di composizione; gli abiti erano dotati di cartellini che indicavano, falsamente, la loro produzione italiana ed erano marchiati con nomi di produttori di fantasia.
Ma i Chinesi non erano un'opportunità per l'Italia?
Durante dei controlli effettuati ieri a Prato dalla Guardia di Finanza, sono stati sequestrati 6.300 km di tessuto (diconsi: seimilatrecento chilometri. Quanti milioni di metri quadri saranno?) e alcuni milioni di abiti.
Un imprenditore chinese è stato denunciato; il tessuto non aveva indicazioni di provenienza e di composizione; gli abiti erano dotati di cartellini che indicavano, falsamente, la loro produzione italiana ed erano marchiati con nomi di produttori di fantasia.
Ma i Chinesi non erano un'opportunità per l'Italia?
giovedì 18 marzo 2010
Google Analytics da Trento
Google Analytics mi informa di un caso strano, un caso che si riferisce ad uno dei miei (rari) lettori. Da ieri c'è qualcuno, nella zona di Trento, che mi conosce molto bene: sa come la penso, cosa faccio od ho fatto, cosa leggo e quali sono le mie fissazioni e le mie idiosincrasie.
Un po' la compiango, mi scusi, sa, ma passare un'ora a leggersi gran parte del mio blog, accidenti! deve essere stata o la grave penitenza per una scommessa perduta, oppure un profondo masochismo che la affligge in maniera permanente e incurabile.
E se poi mi fa sapere che è andato anche a leggersi Scrivolo, beh, allora resto davvero senza parole!
Comunque, qualunque sia la motivazione, grazie per l'attenzione.
martedì 16 marzo 2010
sabato 13 marzo 2010
I Chinesi e l'economia
Quando, oltre venti anni fa, abitavo a Firenze, dei Chinesi si parlava già.
Erano a Capalle, nella zona di Campi Bisenzio e nella piana di Sesto Fiorentino; lavoravano notte e giorno e, secondo le leggende metropolitane, non morivano mai.
Bisognava stare attenti, diceva un'altra leggenda, a non fare un incidente con un Chinese perché guidavano male e non avevano né patente né assicurazione.
Il tessuto orientale nella zona è cresciuto, senza regole né controlli, per oltre un ventennio; solo da qualche mese (sarà il cambiamento di colore politico nella giunta comunale) a Prato si sono finalmente attivati per fare ispezioni, sulla situazione sanitaria, sulle contabilità e sull'immigrazione, suscitando proteste ufficiali dai rappresentanti del Governo Chinese.
E' certo che gli asiatici svolgono importanti attività economiche e produttive, anche come 'terzisti' di noti marchi della moda 'made in Italy' ma l'economia la vedono, spesso, a modo loro: ecco un tipico esempio di 'scontrino' di un negozio gestito da orientali, rilasciato sabato scorso:
Purtroppo il cliente non ha avuto la forza o il coraggio di protestare. Ma sono solo i negozianti Chinesi a fare questi bei giochetti?
venerdì 12 marzo 2010
lunedì 8 marzo 2010
Ammazzati da Vallanzasca
Il monumento alla memoria dei due poliziotti uccisi il 6 febbraio 1977 presso il casello autostradale di Dalmine. (da: Wikipedia)
La notizia è di quelle che 'passano' in tutti i TG:
A partire dall' 8 marzo 2010 Renato Vallanzasca può usufruire del beneficio del lavoro esterno. Gli viene concesso di uscire dal carcere alle 7.30 per lavorare, e rientrarvi alle 19.00. Presterà servizio in una pelletteria che è anche una cooperativa sociale nel milanese. Vallanzasca usufruisce di una forma di permesso, concesso in base all’articolo 21 dell’ordinamento penitenziario, valido anche per i detenuti condannati all'ergastolo ma già in reclusione da almeno 10 anni. (da: Wikipedia)
Trovo molto appropriato assegnare questo tipo di lavoro a uno che davvero sa come si fa la pelle (quante persone ha ammazzato? Sei, se non sbaglio.)
Un appello:
Qualcuno dei miei lettori può dirmi come posso diventare cittadino del Liechtenstein o di Andorra? Basta arrivarci con un barcone e telefonare che mi vengano a prendere quando sono lì vicino? La cosa mi interessa personalmente moltissimo.
domenica 7 marzo 2010
L'ora del tè
E' l'ora del tè (o preferite tea-time?); il mio è in infusione nella teiera e sono già pronte le tazzine e il mezzo limone da spremere allo scadere dei cinque minuti regolamentari, quando toglierò la bustina.
Già, perché il tè ormai viene consumato solo in bustina, non più sfuso in classici contenitori di metallo da cui dosarne opportunamente la quantità secondo le tazze da servire (oltre ad un cucchiaino 'per la teiera', s'intende) o direttamente nella teiera o in sfiziosi contenitori di metallo da lasciare penduli nell'acqua caldissima, ma non bollente.
Il 'sacchetto del tè' è una tradizione ormai secolare, come potete leggere in quest'articolo del Times on-line e in realtà, come si può vedere dall'immagine, non è neppure propriamente un sacchetto, ma un tubicino di tessuto-non tessuto piegato ad arte e riempito delle foglioline essiccate della piantina esotica.
Joseph Tetley and Co., il più grande produttore di bustine, che dal 2000 fa parte dell'indiana Tata Group, ne sforna 200 milioni di pezzi a settimana, dice ancora l'articolo citato.
Una volta tolte dall'infusione ed opportunamente strizzati, i sacchetti finiscono nella pattumiera.
Ma non sempre e non tutti.
C'è chi li usa come ammendante del terreno, chi invece li riutilizza immergendoli all'acqua del lavaggio dei capelli per dar loro una tonalità rossa; qualcuno li inserisce all'interno dei vasi da fiori, mettendoli sul fondo, sopra il foro di drenaggio, perché, gonfiandosi con l'acqua, fungono molto bene da filtro. Altri pensano che, lasciati in ammollo con piatti o pentole particolarmente sporchi di grasso, possano servire con la loro acidità da ottimo detergente naturale.
Qualcuno addirittura li usa come semenzaio per far germogliare nuove piantine.
Devo dire che mi sembrano tutte grandi idee.
Io, più banalmente, li ho usati, in parte, per fare dei segnalibri, staccando le etichette e le cordine che li tengono e ritagliando opportunamente una parte della confezione e plastificando poi il tutto.
Questi sono i miei primi prototipi.
Ora scappo, il timer ha suonato, e ho certi biscottini rustici al limone che non vedo l'ora di assaggiare....
Già, perché il tè ormai viene consumato solo in bustina, non più sfuso in classici contenitori di metallo da cui dosarne opportunamente la quantità secondo le tazze da servire (oltre ad un cucchiaino 'per la teiera', s'intende) o direttamente nella teiera o in sfiziosi contenitori di metallo da lasciare penduli nell'acqua caldissima, ma non bollente.
Il 'sacchetto del tè' è una tradizione ormai secolare, come potete leggere in quest'articolo del Times on-line e in realtà, come si può vedere dall'immagine, non è neppure propriamente un sacchetto, ma un tubicino di tessuto-non tessuto piegato ad arte e riempito delle foglioline essiccate della piantina esotica.
Joseph Tetley and Co., il più grande produttore di bustine, che dal 2000 fa parte dell'indiana Tata Group, ne sforna 200 milioni di pezzi a settimana, dice ancora l'articolo citato.
Una volta tolte dall'infusione ed opportunamente strizzati, i sacchetti finiscono nella pattumiera.
Ma non sempre e non tutti.
C'è chi li usa come ammendante del terreno, chi invece li riutilizza immergendoli all'acqua del lavaggio dei capelli per dar loro una tonalità rossa; qualcuno li inserisce all'interno dei vasi da fiori, mettendoli sul fondo, sopra il foro di drenaggio, perché, gonfiandosi con l'acqua, fungono molto bene da filtro. Altri pensano che, lasciati in ammollo con piatti o pentole particolarmente sporchi di grasso, possano servire con la loro acidità da ottimo detergente naturale.
Qualcuno addirittura li usa come semenzaio per far germogliare nuove piantine.
Devo dire che mi sembrano tutte grandi idee.
Io, più banalmente, li ho usati, in parte, per fare dei segnalibri, staccando le etichette e le cordine che li tengono e ritagliando opportunamente una parte della confezione e plastificando poi il tutto.
Questi sono i miei primi prototipi.
Ora scappo, il timer ha suonato, e ho certi biscottini rustici al limone che non vedo l'ora di assaggiare....
sabato 6 marzo 2010
venerdì 5 marzo 2010
mercoledì 3 marzo 2010
martedì 2 marzo 2010
lunedì 1 marzo 2010
Nato sotto il segno dei Pesci
Immagine tratta da: Jonston, Jan (1603-1675): Historiae Naturalis De Piscibus Et Cetis Libri V. Cum aeneis figuris. - Francofurti ad Moenum: Impensà Matthaei Meriani, [1650]. [Vorwort datiert (3. Weihnachtstag) 1649]
Iscriviti a:
Post (Atom)