martedì 16 febbraio 2010

Non si butta via niente


Se siete di quelli che si eccitano al sentir parlare di riciclo, che impazziscono di gioia quando possono biasimare qualcuno, dicendogli che per fare le sue stampe "sono stati distrutti interi boschi dell'Amazzonia", che stravedono per un sano ritorno ad una vita più spartana fatta di pietre focaie, selci scheggiate come utensili e colpi di clava per impadronirsi della femmina dai fianchi più larghi del branco, beh, allora questo post è per voi.
Me ne sono ricordato in ritardo, ma non così in ritardo da annullarne l'utilità: quest'anno potete tranquillamente riutilizzare i calendari del 1999.
Sì, perché il calendario del 1999 (esclusa la Pasqua, ma potete aggiungere una correzione a mano con un pezzetto di carbone, no?) è proprio uguale a quello del 2010, come dicevo in questo post dello scorso anno.
E se prima delle feste di Natale la vostra Banca o la vostra Assicurazione vi riempiono di agendine, scendete in cantina e rispolveratene una di undici anni fa: va ancora bene!
Se poi già avevate pensato a questo tipo di riciclo, allora magari potreste tornare indietro a calendari o agende del 1965, e così darete al vostro Studio, al vostro Ufficio o alla vostra Cucina un'aria vintage tanto di moda.

Va da sé che il titolo del post si riferisce, anche, al post dello scorso anno.

E poi, segnatevelo sul calendario dello scorso anno: quello del 2009 lo potrete riutilizzare nel 2015.

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