mercoledì 3 giugno 2015

Garibaldi NON è stato qui

Ogni tanto, come è successo proprio in questi giorni, vedo arrivare nuovi lettori su un vecchio post dedicato a Garibaldi: per la precisione, un post sulla fuga di Garibaldi che, dopo la caduta delle Repubblica Romana e prima di navigare per la  Liguria e poi verso le Americhe, attraversa tutta la Toscana, da Prato alla piana di Scarlino e a Cala Martina.

Ieri pomeriggio ero a Follonica, dove l'Amministrazione Comunale ha eretto, otto anni fa, un monumento/lapide per ricordare la partenza dell'Eroe dei Due Mondi dalle placide acque del golfo.

Ora, che chiunque sia venuto in contatto con Garibaldi abbia sentito la necessità di farlo sapere, con piccoli musei o lapidi su facciate di vecchie case, lo posso capire e lo apprezzo.
Che a Massa Marittima agli inizi del 1900 un busto dell'eroe fosse messo proprio in piazza del Duomo, con le spalle sdegnosamente rivolte all'edificio sacro, mi sembra un segno di quei tempi in cui i repubblicani mangiapreti non perdevano occasione per mettersi contro il clero.

Massa Marittima: il monumento a Garibaldi nella sua collocazione originaria.

Ma che si arrivi addirittura a fare un monumento a Garibaldi in un luogo dove non è mai stato, e soprattutto senza neppure citare nella scritta che la partenza del Generale avvenne dalla poco lontana Cala Martina (che non è nel territorio del comune di Follonica ma in quello, confinante, di Scarlino), be', mi è sempre sembrato ridicolo: è una lapide, insomma, per ricordare che "Garibaldi NON È MAI stato qui"?


GIUSEPPE GARIBALDI
DA QUESTO GOLFO, CADUTA LA REPUBBLICA ROMANA, TRANSFUGA AIUTATO DAI GARIBALDINI DELL'ALTA MAREMMA TROVÒ LA VIA DELLA LIBERTÀ
1849-2007

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