lunedì 18 gennaio 2010

Il Monte dei Paschi, la Pubblicità e i Mutui

Durante le ferie natalizie ho avuto la possibilità di vedere, su una qualche emittente televisiva locale, un servizio che magnificava il nuovo spot della banca 'cittadina', il Monte dei Paschi di Siena.
Un breve filmato, di un minuto, dove si srotola la vita di una giornata, con immagini che riportano la geografia dell'Italia tutta.
Che bravo il regista, Marco Bellocchio, e che bella la colonna sonora, quella di Rino Gaetano, piena delle attese di grandi speranze: "...c'è qualcosa di positivo a cui tendere nonostante la crisi", come ha detto l'avvocato Mussari, presidente della Banca.
Fin qui, l'agiografia dell'evento. Non so se ho sentito male, ma questo prodotto, dove il brano di Rino Gaetano 35 anni fa aveva un significato ben diverso da quello che si tenta di accreditargli oggi, è costato dei bei milioni di euro. Milioni di euro che ovviamente, come correntista, ho contribuito io stesso a finanziare.
Era opportuno spendere questa cifra enorme? Forse sì, meglio esser ricordati per uno spot e una canzoncina orecchiabile che per le tante presenze a "Mi manda Rai Tre".

Nello stesso periodo natalizio la Banca ha provveduto a inviarmi la comunicazione dell'importo in pagamento per il mio mutuo casa. Routine: archiviato nel cassetto "Comunicazioni della Banca". L'importo, più basso del previsto, saranno stati i tassi, mi ha piacevolmente sorpreso.
Pochi giorni dopo, ecco un nuovo documento della banca, in cui mi si annuncia però il prossimo addebitamento in conto di una cifra ben diversa, con la stessa causale e motivazione. Il documento è privo di ulteriori allegati che chiariscano questa seconda emissione.
A questo punto, mi preoccupo. Mi faranno due addebiti? Cosa è successo?
Uso a trattare con la burocrazia metto per scritto la mia richiesta di chiarimenti e, con un veloce scambio di e-mail, vengo a sapere che "... in data 10.12.2009 la banca MPS ha inviato a molti clienti un avviso di scadenza rata mutuo errato."

"Ma come? - penso - una banca che ha più di seicento anni di Storia e che fa spot da milioni di euro, che assorbe e incorpora, ha dei sistemi informativi che compiono errori marchiani come questo? E se li fa per queste cose, di cui il riscontro è immediato, per il resto, come funzioneranno le altre attività?
E, accortisi dell'errore, non potevano mettere due righe nella seconda comunicazione ufficiale? Sono cliente da quaranta anni, non vi chiedo mica di mandarmi gli auguri di Natale a casa, ma almeno ditemi cosa state facendo con i miei sudati risparmi!"

E' pur vero che, per quanto riguarda la tenuta dei conti, già dal Medioevo il comune di Siena, confidando poco sulle proprie forze, si affidava ai frati cistercensi dell'abbazia di San Galgano, ed anche nel "Constitutum Camerarii et Quattuor Provisorum Comunis Senarum", son sempre i frati a tener la borsa.

Un comportamento del genere, ed una totale mancanza di informazione ai clienti, non me li sarei aspettati: ci vuole così poco a attenuare un errore con un gesto di cortesia.

E la vostra banca, la vostra banca è diversa?

[Nota: no, il laccetto porta chiavi in apertura del post non me lo ha regalato la Banca]

1 commento:

  1. Sì, la mia banca è diversa...
    Io ho abbandonato MPS quando mi ha chiesto 60 euro per spostare il mio conto corrente da una filiale ad un'altra (della stessa MPS, sia chiaro). Lì ho capito che i miei pochi soldi non gli interessavano, e a me non interessavano i loro ridicoli servizi.
    Adesso ho una banca online (IWBank) e trovo personale cortese in chat anche il 15 agosto, ho la carta di credito gratuita e posso prelevare in ogni bancomat italiano a costo zero. MPS chiude i suoi uffici alle 15.30, circa, fa pagare la carta bancomat con la scusa che è anche carta di credito e puoi prelevare solo dagli sportelli del gruppo, e fuori Toscana non è poi così capillare!

    RispondiElimina