Le chiamate di assistenza per lo stesso problema le ricevevo senza alcuna periodicità: ogni tanto il ragioniere della piccola fabbrica, la persona che lì ne sapeva un po' di più di informatica, chiamava per dirmi che erano successe cose strane, che da qualche giorno la rete dava dei problemi di connessione, che il programma di gestione magazzino e fatturazione non funzionava più. Io ero intervenuto già un paio di volte, senza riuscire a individuare le cause, tanto più che dopo qualche giorno, e per settimane o mesi, tutto riprendeva a svolgersi regolarmente.
Non avevo neanche molte conoscenze in merito; è vero che l'aggiornamento del software di rete Novell sul server lo avevo fatto io, ma era in assoluto la prima volta che mettevo mano su NetWare e avevo proceduto bovinamente, seguendo lo schema che un collega di Firenze mi aveva tracciato.
Eppure, un problema aperto mi dava fastidio e non poteva essere che una macchina avesse ragione su di me. Obiettivamente, però, non sapevo che fare: chiamare qualche sistemista da Firenze sarebbe stato inutile: avrebbe fatto le stesse prove che avevo fatto io; inoltre sarebbe costato, alla nostra filiale, un bel po' di soldi per le fatturazioni 'intercompany' di uno specialist che non era proprio economico.
Quanto a muoversi su Internet, non erano ancora gli anni: in azienda, a Siena, non avevamo neanche un accesso.
Decisi di andare di nuovo, di persona, dal cliente, distante almeno un'ora di macchina, in una sede sperduta nella campagna senese.
Smanettai un po' sul server, senza tirar fuori indizi di sorta, poi feci quello che si fa di solito quando non si hanno altre risorse: pensai e sperai che la causa fosse di natura diversa, e ricominciai a intervistare i vari utenti per avere le descrizioni dei sintomi, per sapere i periodi del giorno in cui c'era il malfunzionamento della rete; controllai tutti i connettori a T e i terminatori della connessione, un serpentone di cavo coassiale che si snodava per oltre un centinaio di metri nella fabbrica, nel magazzino e negli uffici della contabilità.
"Saranno i topi..". "No, tutto controllato, ci avevo pensato anch'io".
"Sarà una infiltrazione d'acqua". "Neppure questo è possibile, le canaline dove scorre il coassiale sono state tutte isolate. Però..."
"Però?" "Però, ora che me lo dici, il problema l'ultima volta è venuto fuori qualche giorno dopo un temporale". "E anche la volta prima, se non sbaglio". Chiese conferma ad una collega dell'ufficio contabile che, dopo averci pensato su un po', convenne che c'era questa coincidenza.
"Non durante il temporale, ma qualche giorno dopo?". Vistosi cenni di assenso.
Allora volli rifare il giro, per seguire tutti i passaggi del cavo coassiale, tra tubature interrate e tramezzi divisori.
A un certo punto il cavo scompariva nel muro. "Va nella stanza accanto?". "Sì, ma prima passa fuori" "Come fuori?" "Sì, c'è una putrella di acciaio, qui, lo abbiamo fatto uscire e rientrare; i tuoi colleghi di Firenze che hanno steso la rete mi hanno detto che sennò si allungava troppo il percorso ". Sì, la rete 10base2 oltre i 180 metri, con un coassiale thin, non era certificata.
Andammo a vedere fuori: poche decine di centimetri di cavo sbucavano dal muro, all'aperto, e poi rientravano passando dal muro accanto.
Qui ci accorgemmo di un fatto: il cavo, proprio in quel punto, aveva una giunta, fatta sì ad opera d'arte con gli opportuni connettori BNC, ma proprio in quel tratto che era esposto all'esterno; alzando gli occhi ci accorgemmo che esattamente sopra c'era il ventre di una ondulina che copriva il tetto, dalla quale, quando pioveva, cadeva liberamente l'acqua perché non c'era una grondaia a raccoglierla. Ma l'acqua, cadendo in massa, faceva sicuramente un arco tale che scavalcava il cavo; con buona probabilità, invece, smesso di piovere, qualche giorno dopo, ogni tanto si raccoglievano delle gocce che scivolavano giù, a perpendicolo, proprio sulla giuntura metallica del coassiale, creando cortocircuiti e dispersioni tali da pregiudicare il funzionamento della rete.
I commenti su come aveva lavorato chi aveva steso i cavi ve li risparmio; il cavo fu fatto mettere in sicurezza con un tubo isolante e il problema fu risolto definitivamente.
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