L'11 maggio 1968 l'Unità esce con il titolo di prima pagina a caratteri cubitali:
Il giorno prima, l'Avanti, organo del P.S.I, aveva titolato:
L'articolo del corrispondente de l'Unità a Praga, Silvano Goruppi, è in linea con il titolone del quotidiano comunista:
Le più autorevoli fonti cecoslovacche hanno oggi smentito come false e provocatorie le voci di una pressione militare - tanto più quindi quelle di una minaccia di intervento - da parte della URSS e degli altri paesi socialisti. Fin da questa mattina la CTK, Agenzia di Stampa ufficiale cecoslovacca, ha infatti comunicato: «Nelle regioni meridionali della Polonia si stanno svolgendo normali manovre combinate delle forze del trattato di Varsavia di cui il governo cecoslovacco era stato preventivamente informato. Mettere in relazione questo fatto con voci di una pressione militare contro la Cecoslovacchia viene considerato dei circoli politici del paese come una provocazione.»
In serata l'agenzia CTK ha anche trasmesso una smentita del ministero degli Esteri in cui si afferma che tutte le voci relative a un'azione militare contro la Cecoslovacchia vengono considerate provocazioni.
Anche la notizia di un presunto «drammatico appello» di Radio Praga si è rivelata priva di fondamento. Da noi interpellati questa mattina, i dirigenti di Radio Praga hanno dichiarato che un simile «appello» era stato inventato e mai trasmesso dalle antenne della radio cecloslovacca.
Un commento in cui si poneva in risalto le differenze tra gli avvenimenti ungheresi...
Come qualcuno ricorda, nella notte tra il 20 e il 21 agosto 1968, cento giorni dopo, le truppe corazzate dell’Unione Sovietica, della Polonia, dell’Ungheria, della Repubblica Democratica Tedesca e della Bulgaria fecero il loro ingresso a Praga.
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