All'inizio del mese di Marzo il mio medico mi ha prescritto alcuni (4) esami di controllo; ho deciso, per evitare ulteriori spese sanitarie nelle strutture private che da qualche tempo siamo costretti a utilizzare, di usufruire dei servizi della USL Toscana Sud Est.
Basta fare una telefonata al CUP e prenotare, che ci vuole?
Intanto per la telefonata, da fare ovviamente col cellulare e durante l'orario di lavoro, ci vogliono dai quindici ai venti minuti di attesa (diciotto, nel caso specifico). Poi bisogna declinare le proprie generalità, dettare due o tre serie di numeri presenti sulla prescrizione del medico (attenti a non sbagliare!); alla fine viene assegnata la data e l'orario dell'esame e l'indicazione del luogo dove recarsi e si deve prender nota con cura anche nel numero di prenotazione che ci viene comunicato, da utilizzare in caso di problemi o di cancellazione della richiesta. (Ma anche le caselle spuntate andrebbero verificate e nel mio caso non è stato fatto).
Alla fine gli appuntamenti mi sono stati fissati a distanza di sei mesi! [Ad essere precisi: 179 giorni], intervallo di tempo più che sufficiente perché un paziente possa non averne, definitivamente, più bisogno.
La nostra USL funziona così, dunque? Tanti sorrisi a favore di telecamera quando si vanno a tagliare i nastri di inaugurazione per l'apertura di servizi di analisi (che si appoggiano non su stanziamenti statali, ma sulla raccolta delle elemosine che si fanno a enti di volontariato e i politici invece di sorridere dovrebbero arrossire di vergogna o avere il buon gusto di privarci del loro presenzialismo), e poi sei mesi di attesa?
Impotente contro la burocrazia di cui siamo servi e vittime, ho cominciato a fare qualche altra telefonata: chi meglio di me può occuparsi della mia salute? e ho scoperto che gli stessi esami li poteva effettuare l'Ospedale di Massa Marittima, a poco più di cinquanta giorni di distanza dalla richiesta di prenotazione.
Ho seguito questa strada: la settimana scorsa in due ore ho fatto tutto quanto dovevo, con la promessa che, di lì a dieci giorni, avrei avuto anche la risposta di un esame strumentale, esame a cui ero stato già sottoposto con urgenza tempo fa presso l'ospedale di Siena e per il cui risultato di giorni ne avevo dovuti attendere ventotto.
Poco più di un'ora dopo il mio rientro a Siena mi arriva una telefonata sul cellulare: preoccupata dai risultati, la dottoressa che aveva in carico l'interpretazione e l'analisi dei dati strumentali dell'apparecchiatura elettronica mi ha comunicato il suo referto (allarmandomi davvero oltre ogni misura) e lo ha messo immediatamente a disposizione per il ritiro (ritiro avvenuto poco dopo e refertazione che ho ricevuto a stretto giro, via email).
La mia salute è compromessa, un grosso rischio incombe sulla mia testa e sto cercando un qualche rimedio, se ne esiste. Se avessi dovuto attendere i sei mesi canonici dalla prenotazione del CUP presso l'ospedale di Siena e il mese di attesa per il referto dell'esame strumentale???
State sani, se potete!
Mi spiace per la notizia, spero si risolva tutto per il meglio.
RispondiEliminaMa io non faccio notizia! Volevo solo parlare, al di là dei Dialoghi sopra i Massimi Sistemi del Mondo, di una realtà spesso taciuta, ma che tocca molti di noi. In quanti si trovano, "stretti tra l'uscio e il muro" avrebbe detto mio nonno, a pagare sulla propria carne le incapacità della Sanità Pubblica?
EliminaE grazie mille per gli auspici.
Pessima notizia questa. Ti auguro di rimetterti al più presto. Un abbraccio.
RispondiEliminaGrazie mille per gli auguri.
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