giovedì 17 marzo 2016

ENEL: vedo chiaro


Sono arrivate le nuove bollette ENEL: tutto più chiaro adesso, no?

Fare un controllo rispetto alle vecchie per me è stato facile: ho sotto mano le ultime due, dei precedenti bimestri, della casa di Follonica, il vecchio modello di bolletta e il nuovo.
La prima cosa che noto è la differenza dei totali: circa 23 € l'ultima, poco più di 17 € la precedente: 6 euro in più, dunque. Sei euro, si noti, senza che ci siano stati consumi elettrici!!!

Ma la bolletta nuova, la tanto decantata "bolletta più chiara e leale verso il cliente" indica tre singole voci di spesa:

  • Spesa per la materia Energia
  • Spesa per il trasporto e la gestione del contatore
  • IVA
Il cliente ingenuo, a fronte di un consumo nullo, si aspetterebbe che la spesa per la materia energia fosse zero, così come quella per il trasporto di detta energia, che, di fatto, non è proprio stata trasportata.

Il cliente ingenuo, non riuscendo a comprendere il dettaglio dei dati della nuova bolletta più chiara, chiama il call-center ENEL.

Dopo dieci minuti di attesa, viene a scoprire, innanzitutto, che avrebbe dovuto ricevere la bolletta in tre pagine (con il dettaglio degli importi) ma di pagine ne ha solo due [Colpa del cliente ingenuo?].
Lo informano poi che:
La voce attuale Spesa per la materia energia (6,82 €/mese) si chiamava Totale servizi di vendita (4,08 €/mese)
Il precedente Totale servizio di Vendita (5,7 €/mese), adesso si chiama Spesa per il trasporto e la gestione del contatore (7,03 €/mese).
Importi, gli si dice, fissati dall'Autorità per l'Energia.

Per fortuna la nuova bolletta doveva essere più chiara!

Di chiaro c'è solo il fatto che il cliente ingenuo, senza consumare alcunché, vede aggravato il suo balzello energetico bimestrale.


Secondo l'Autorità per l'Energia: «ogni utente pagherà in modo equo per i servizi che utilizza e la gradualità permetterà di evitare eccessivi effetti su chi oggi con bassi consumi paga un po’ meno: ora andrà a pagare l’esatto corrispettivo per il servizio che usa, non più agevolato ma congruente con i costi».

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