Invece di leggere o ascoltare tante parole, diamo stamani un'occhiata a pochi numeri, quelli delle "Rilevazioni Visitatori e Introiti di Musei, Monumenti e Aree Archeologiche Statali" che possiamo trovare, aggiornati sino al 2013, sul sito delle statistiche dei Beni Culturali.
Ho riepilogato i dati delle presenze e degli incassi della Pinacoteca Nazionale di Siena in due semplici grafici, di immediata leggibilità; i numeri riportati sono relativi al quinquennio 2009-2013. I dati del 2014 non sono stati ancora pubblicati.
Un'occhiata al grafico per vedere l'andamento del passato quinquennio non fa male:
Se guardiamo gli introiti, quello del 2013 è di €42.894, cioè all'incirca il costo aziendale annuo di DUE DIPENDENTI sottopagati. (I soli addetti alla vigilanza della Pinacoteca mi risulta che siano invece TRENTACINQUE, per motivi di controllo e tutela, sono addirittura inferiori a quelli che, a parer mio, sarebbero necessari. Vedi ad es. QUI)
Per confrontare la tendenza, sotto c'è il grafico dei dati cumulativi della Toscana, compresi, beninteso, quelli in discesa di Siena.
Difficile pensare che lo stesso contenuto museale, trasportato nello scatolone del Santa Maria della Scala, possa rendere economicamente qualcosa a qualcuno.
Cultura e Affari sono però, per me, due termini inconciliabili, due mondi che non possono miscelarsi e che sarebbe giusto che continuassero a vivere esistenze intercomunicanti solo per caso.