Questi esseri vili additano ora questo ora quello, facendone, senza vergogna, addirittura nomi e cognomi, ritenendoli rei del cambiamento che la Città meriterebbe (a parer loro, si badi) e che non viene attuato.
Nel mio piccolo posso testimoniare esattamente il contrario: Siena cambia.
Pensate: anni fa, quando ho sostenuto l'esame per conseguire la patente di guida e, come al solito, mi sono preparato con scrupolo e attenzione, avevo imparato che le strisce bianche per terra, volgarmente dette 'zebre', erano riservate all'attraversamento dei pedoni.
Invece, come potete vedere dappertutto, nella Repubblica di Siena il Codice della strada è stato opportunamente cambiato: oggi quelle strisce indicano: Obbligo assoluto di parcheggio (democraticamente, per automobili e per motocicli).
Altra cosa che avevo imparato era l'uso dei segnali di divieto, quelli di forma circolare; ce n'era uno, cerchio e banda trasversale rossa su campo blu, che indicava il Divieto di Sosta.
Nella beneamata Repubblica anche questa regola è cambiata: oggi significa Zona riservata al solo parcheggio.
Di
questi, ed altri innumerevoli cambiamenti al codice della strada
(occupazioni di suolo pubblico da parte di esercizi commerciali se e
quando fa comodo, marciapiedi trasformati, giustamente, in piste e
parcheggi per motocicli, ...) può rendersi conto rapidamente chiunque si
trovi a passare per queste contrade.
I Vigili Urbani, con la loro assenza, possono testimoniare la correttezza delle mie affermazioni.
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