mercoledì 29 dicembre 2010

Italia, invasione mancata


Poco lo spazio che i TG le hanno dedicato, ma la notizia era una di quelle 'bomba': un gruppo di duecento scalmanati facinorosi, provenienti da una sperduta isola del Mediterraneo, è sbarcato ieri mattina sulle coste laziali.

I numerosi extrapeninsulari, tutti maschi robusti e agguerriti, parlanti un idioma pressoché incomprensibile, sono stati bloccati appena scesi dal traghetto dalle forze dell'ordine.
La nostra intelligence era stata evidentemente informata di quanto stava per accadere ed ha provveduto immediatamente al contenimento dello sbarco e all'identificazione dei loschi figuri.
Gli stranieri, armati di mascelle di pecora, di acuminati schidioni e di pecorino di fossa ben stagionato, arma ritenuta micidiale da tutti gli eserciti del globo, avevano in mente una spedizione punitiva e, si dice, anche il sacco di Roma.
La Capitale è stata così salvata da incendi di auto, vetrine fracassate, segnali stradali divelti ed altri gesti di vandalico spregio che sono appannaggio, lo si sappia una volta per tutte, dei soli residenti della Penisola, in specie se dotati di titolo di studio superiore.
Il Popolo plaude.

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